sabato, Dicembre 21, 2024
San Vito dei Normanni

San Vito dei Normanni: Suggestivo l’incontro di ieri sera che ha ricordato Lorenzo Caiolo

Suggestivo incontro mercoledì sera presso la sede UNITRE di San Vito dei Normanni: “I MAESTRI DELLA PACE. Don Tonino Bello. L’audacia che cambia la storia/Lorenzo Caiolo. Uomo di pace.”
Il richiamo al vescovo pugliese, di cui quest’anno ricorre il venticinquesimo della morte, non poteva fare a meno di legarsi al nome e all’operato del prof. Lorenzo Caiolo, recentemente scomparso.
Fin dall’esordio della serata è stata messa in evidenza la comunità di intenti e di ispirazione tra Don Tonino, sempre attento a portare la fede e l’azione fuori dalle porte della chiesa e Lorenzo Caiolo, definito dal Presidente dell’UNITRE, prof. Luigi Agrimi, seminatore di pace nei suoi diversi ma complementari ruoli di uomo, politico e docente.

Dopo la commossa introduzione il prof. Agrimi ha invitato a salire sul palco il poeta sanvitese Francesco Locorotondo che ha declamato una filastrocca dedicata a Lorenzo.
Hai poi preso la parola il relatore della serata, prof. Gianfranco Molfetta, docente presso il primo Istituto comprensivo di San Vito dei Normanni e vicino a entrambe le figure ricordate questa sera.
Tra le parole chiave della serata, la PREGHIERA che guarda agli ultimi, la PACE che diventa giustizia, l’AUDACIA che deve rendere “contemplaTTivi” coniugando la contemplazione con l’azione e l’impegno effettivo.

Sono stati proiettati video, riportate frasi significative e raccontati aneddoti da chi davvero ha conosciuto e vissuto le esperienze di Don Tonino. In ogni suo richiamo all’abbandono del narcisismo spirituale e intellettuale attraverso l’attenzione all’uomo, “ quella fessura attraverso la quale si vedono mondi nuovi, luci”, il pensiero dei presenti è corso naturalmente al compianto Lorenzo. Entrambi si alimentavano di umanità.

Nell’anniversario del ritrovamento del corpo di Aldo Moro e dell’assassinio di Peppino Impastato, celebrare la giornata della pace nel ricordo vivo e affettuoso di Don Tonino Bello e di Lorenzo Caiolo è stato naturale.
Più difficile abituarsi all’idea che Lorenzo non ci sia più. I loro semi di pace, tuttavia, sono possono vivere e germogliare nella convinzione che non si può “barattare l’onestà con un pugno di lenticchie”.

Servizio della Prof.ssa Maila Cavaliere

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