L’onomastico del Santo Patrono
Carissimo Vito
Anche quest’anno hai organizzato una bella festa per il tuo onomastico. Nella tua casa (La chiesa madre) sono intervenuti tanti invitati (i fedeli) ad assistere alla cerimonia (la messa), c’erano quelli che cantavano (il coro), quelli che li ci vivono (i sacerdoti), tra l’altro uno di loro, Andrea, andrà a servire tra poco un tuo conoscente (San Pancrazio), mancava il loro responsabile, ora infermo (Il Vescovo) ma c’era il suo vice (Fabio).
Sei uscito per la tua passeggiata (La processione) e per l’occasione avevi fatto lavare già la sera precedente e soparttutto in mattinata, le strade dove saresti passato (La pioggia). Per l’occasione hai indossato la veste preziosa della festa (in argento).
Tutti in fila i vari gruppi (Le confraternite) ti sei incamminato al suono della banda e dietro di te il capo del borgo (il sindaco ) e tutti coloro che siedono nella casa di città (i consiglieri). Hai attraversato le vie del centro comprese quelle della zona antica (le stratodde) e sei rientrato.
Caro Vito, tu sei un giovane, ama e proteggi i ragazzi di questo paese, quelli che vivono qui e i tanti che per varie ragioni sono lontani.
Ora ti aspetta un’altra festa (le feste patronali) per 3 giorni, che ogni hanno dal 1853 il popolo ricorda e chiede la tua protezione. Ci dispiace che quest’anno alla tua festa mancava una persona (Don Antonio) che amava questa ricorrenza, ma ci piace ricordarlo sorridente, seduto sul sagrato che ascolta la banda. Dopo 50 anni ora anche lui con te ci guarda e ci protegge da lassù.