“Niente regali di fine anno ai docenti. Lo dice la legge”
Mancano oramai pochi giorni alla fine dell’anno scolastico e come da tradizione e nel pieno rispetto di un modus operandi particolarmente consolidato, rimbalza nelle chat dei genitori su Whatsapp la colletta, circa 5 euro a cranio secondo le usanze locali, da promuovere e poi utilizzare per l’acquisto di un regalo o un ricordino per i docenti e magari anche per il personale Ata.
Quest’anno però, più di qualche genitore sarà costretto a rinunciare alla pratica del regalo di fine anno perché è vietata dalla legge. Niente regali, di qualsiasi tipo, e tanti saluti a questa vecchia abitudine.
Quello che da sempre è stato visto, da tutti i genitori o quasi, come un gesto di cortesia e gentilezza per ringraziare chi offre le proprie competenze a educare e far crescere culturalmente e umanamente le nuove generazioni, è a tutti gli effetti illegale. La legislazione in materia parla chiaramente e non prevede regalie. Il divieto di accettare i regali non è una novità per l’anno scolastico corrente, quanto, piuttosto, risponde ad una precisa volontà di rispettare il contratto nazionale di lavoro, comparto scuola. L’acquisto del ricordino potrebbe, secondo la normativa vigente, innescare altre dinamiche, probabilmente fumose e poco trasparenti, tra gli attori coinvolti in tale azione. E va inoltre ricordato che gli insegnanti dei nostri figli sono dipendenti pubblici e, in quanto tali, non potrebbero accettare alcun cadeau da parte di nessuno, sebbene chi lo offra sia animato dalle più buone intenzioni. Pertanto, per quest’anno, niente regali, con buona pace della consuetudine. Lo dice la legge.