domenica, Dicembre 22, 2024
San Vito dei Normanni

Accoglienza ed integrazione dell’U.S. San Vito

Di Ciccio De Leonardis

Di questo campionato di Prima Categoria vogliamo evidenziare oltre alle prestazioni agonistiche, la capacità di accoglienza e integrazione dell’U.S. San Vito 1923. Infatti, già nel passato la società di calcio locale si è distinta, per essere stata da esempio nell’accoglienza dei rifugiati o profughi. Di questi momenti di storia calcistica, ampiamente e dettagliatamente furono trattati dal periodico della stessa società “Il Biancoverde” qualche tempo fa.



Rinverdendoci la memoria ricordiamo che alcuni esuli Istriani, ospiti nel Collegio Tommaseo a Brindisi, che scappavano dagli orrori della guerra e dalle successive “pulizie etniche”, vestirono la casacca biancoverde. In seguito onorarono la casacca biancoverde anche gli slavi ospiti a centro d’accoglienza di Ristinco negli anni 60 con prestazioni eccellenti indelebile ricordo di molti adulti. Adesso, a distanza di anni, la storia si ripete, fra le file del San Vito giocano alcuni ospiti del C.A.S. (centro di accoglienza straordinaria) provenienti dalla Costa D’Avorio e dalla Guinea.

Le prestazioni tecniche/agonistiche passano in secondo grado a fronte dei sorrisi, alle gioie, al piacere di sentirsi accolti ed essere parte integrante di una comunità traspare in Camara Soulayman, Omar Balokoma, Aboubacar Keita e Mamady Bangoura, quest’ultimo proveniente dalla Guinea gli altri dalla Costa D’Avorio. Un gran compiacimento dei dirigenti e tutto l’ambiente calcistico sanvitese; bellissimo esempio che tutta la nostra comunità dovrebbe emulare dimostrando con i fatti l’umanità che si balbetta sui social. Ancora grazie alla società biancoverde che consegue progetti che hanno come fine “il calcio dei valori”!


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