Sapeva leggere il libro del mondo e lo raccontava da poeta, da cantautore, da spirito libero qual era, anarchico solitario e irriverente, laico con una intima vena religiosa
L’ ultimo dei trovatori, il cantore dei poveri, degli ultimi, degli sconfitti, dei vinti, dei respinti, di un’umanità dolente a cui sapeva restituire una goccia di splendore. Fossero rom, puttane, suicidi, drogati, storie sbagliate, anime salve che attraversano la storia, amori che vengono amori che vanno, passanti, minoranze che viaggiano in direzione ostinata e contraria con quel marchio di speciale disperazione… per ognuno la sua smisurata preghiera.
Faber non ha fatto in tempo ad invecchiare, nato a febbraio quando l’inverno è ancora duro, se ne va eppure rimane, continuiamo a sentirlo vicino nella stagione del biancospino.
MA TU CHE VAI, MA TU RIMANI (omaggio a Fabrizio De Andrè), sabato 23 febbraio 2019 alle ore 18:30 presso la Pinacoteca “S. Cavallo” a San Michele Salentino (BR).
A cura di “Attacco poetico”.