domenica, Dicembre 22, 2024
San Vito dei Normanni

Storie vissute e raccontate alla “Buonsanto”

Di Maila Cavaliere

La Scuola secondaria BUONSANTO ha aderito al progetto nazionale 100 SCUOLE PER ALESSANDRO LEOGRANDE, promosso da Feltrinelli e La Repubblica, e martedì 21 maggio 2019  ha ricordato un grande intellettuale, (tarantino, peraltro) troppo presto scomparso.
“Il migliore tra gli italiani della sua generazione”. Così Goffredo Fofi lo ha definito, in un modo lapidario e perfetto. 
Un intellettuale “acuto e morale”, due aggettivi calzanti che gli ha attribuito Nicola Lagioia, scrittore barese e direttore del Salone internazionale del Libro di Torino dal 2017.
Se si vogliono capire il sud e le grandi migrazioni bisogna leggere Leogrande.

Alessandro, che ha fatto di Salvemini, Scotellaro, Di Vittorio e Carlo Levi, tra gli altri, i suoi maestri,  ha utilizzato infatti l’indagine giornalistica, la scrittura letteraria, il saggio, la ricerca,  il confronto, la documentazione per saper leggere il libro del mondo. Ha raccontato storie disperate ed esemplari, ha denunciato fenomeni  come il caporalato e il nuovo business dei migranti per strappare ognuno di noi all’inconsapevolezza, all’indifferenza, al pregiudizio. E tutto con un amore e un attenzione per la parola e per l’uomo che, nonostante il dramma, instilla un seme di speranza e risveglia in ognuno la sete di giustizia sociale.
Un intellettuale del nostro tempo, un umanista che il mondo non ha saputo rendere cattivo.
Si è interrogato sul senso della frontiera. “La frontiera corre sempre nel mezzo.
Di qua c’è il mondo di prima. Di là c’è quello che deve ancora venire, e che forse non arriverà mai”.



La sua prima frontiera è stata Taranto e non poteva essere diversamente. Chi ha osservato dalla finestra un orizzonte rosso ruggine non poteva non desiderare lo smascheramento della menzogna e la ricerca della verità. 
Nella Scuola Buonsanto, il cui Dirigente Scolastico è  il prof Antonio Santoro, se ne è parlato nella mattinata di martedì attraverso un video, una drammatizzazione e  una istallazione grafico- pittorica di alcune significative voci del Mediterraneo realizzata dai ragazzi.
Se ne  è parlato  con lo scrittore Mario Desiati, amico, collega ed editor in Mondadori di Alessandro Leogrande.

“Le frontiere ci cambiano lo sguardo e le persone migliori sono quelle che sanno ascoltare e sanno cogliere le novità. Alessandro è l’uomo che ci aiuta ad avere il passaporto che ci accompagna e ci aiuta a superare le frontiere di tutti i giorni, le frontiere che ci dividono dagli altri e da quello che non conosciamo ma che vogliamo conoscere. Vi auguro di superare le frontiere con coscienza e speranza.” Così Mario Desiati ha detto rivolgendosi ai ragazzi.

Il sindaco Domenico Conte che lo incontrò da ispettore di polizia in occasione della redazione del libro IL NAUFRAGIO, sullo speronamento del barcone albanese Kater I Rades, ha portato la propria testimonianza.
Una giornata speciale in cui la Scuola ha insegnato a leggere il reale e a interpretarlo.


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