I bilanci comunali degli ultimi anni sono stati fortemente intaccati dalla gestione dei residui attivi, cioè su crediti che l’Ente ha accertato e che ha previsto di incassare ma che in molti casi, per via della mancata riscossione, sono divenuti inesigibili o addirittura si scoprono essere inesistenti. Fortunatamente è intervenuta la normativa vigente a frenare la “gestione creativa” dei bilanci comunali. Che ci fosse una situazione grave nei conti del Comune di San Vito dei Normanni l’abbiamo sempre detto, ma continuare a scavare il fondo è una condanna che i cittadini sanvitesi non si meritano.
Nel 2015, dopo i primi mesi dall’insediamento della Giunta Conte, il nostro portavoce in Consiglio, Marco Ruggiero, ha protocollato una richiesta di accesso agli atti volta a visionare i dettagli dei residui attivi cancellati dal riaccertamento straordinario avvenuto nella fase di passaggio di amministrazione. A fine anno ha presentato inoltre una mozione di sfiducia all’assessore alle finanze perché, a nostro avviso, non aveva la reale contezza dello stato finanziario delle casse comunali che hanno portato allo sforamento del patto di stabilità. Quali sono stati i risultati? La mozione di sfiducia non è stata sottoscritta da nessun consigliere né di centrosinistra né di centrodestra, l’accesso agli atti gli è stato negato, l’Amministrazione ha sforato il patto di stabilità con conseguente sanzione e bilancio ingessato per tutto il 2016.
Nel 2017 con apposita determina sono stati cancellati altri 500 mila euro di residui attivi. Si tratta di crediti mai incassati che vanno dal 1994 al 2005, divenuti da un giorno all’altro inesigibili senza che nessuno ne abbia mai chiesto conto. Un disavanzo ripianato in parte con gli oneri di urbanizzazione incassati. Dopo l’ennesima discussione consiliare sulla gestione dei residui, il Consiglio ha deciso di istituire una commissione d’indagine che analizzasse gli atti del riaccertamento straordinario del 2015 e ordinario del 2017.
Pochi mesi fa la Corte dei Conti ha convocato l’amministrazione Conte a chiarire e risolvere le gravi criticità emerse nei rendiconti 2015 e 2016. Con l’arrivo in Consiglio del rendiconto 2018 (in netto ritardo rispetto ai tempi sanciti dalla legge) viene fuori un’ulteriore cancellazione dei residui attivi pari a oltre 1.680.000 euro che porterà a una importante variazione di bilancio. Provvedimenti che appaiono probabilmente necessari ma colpevolmente tardivi se consideriamo che sono stati adottati dopo ben quattro anni dall’inizio del mandato, a pochi mesi dalle nuove elezioni amministrative.
Oggi ci troviamo un bilancio notevolmente ridimensionato che dovrà rispondere ai bisogni essenziali dei cittadini non dimenticando il pesante piano di rientro che graverà sulle casse comunali per i prossimi decenni. Al peggio non c’è mai fine. Oggi più che mai occorre improntare una sana gestione delle casse comunali che abbia una visione più ampia rispetto alla mera gestione della spesa corrente, che sia rivolta in particolar modo alla programmazione e agli investimenti pubblici. Azioni che mirino allo sviluppo culturale ed economico, alla tutela sociale e alla prevenzione delle situazioni emergenziali. Visioni, queste, mai possedute dalle ultime amministrazioni comunali.
Movimento 5 Stelle
San Vito dei Normanni