Solo il 24 ottobre scorso la S.S. di Primo Grado “Buonsanto” aveva inaugurato alla presenza del Sindaco Conte, del comandante della stazione Carabinieri di San Vito Antonio Palma, la scalinata della legalità.
Nella notte tra domenica e lunedì, la stessa è stata oggetto di un atto vandalico. Alcune lettere che compongono i nomi di vittime di mafia e criminalità sono state divelte e utilizzate per scritte e disegni volgari.
I carabinieri sono giunti sul posto per un sopralluogo.
I docenti e il D.S. sono profondamente rammaricati per l’accaduto, ma promettono di proseguire nella stessa direzione formativa.
Questo il comunicato del Dirigente Scolastico Prof. Pasquale Napolitano:
“Un atto vandalico che lascia molta amarezza, perché nessuno può negare che è nella scuola che si costruisce il futuro dei giovani e del paese.Purtroppo, per qualcuno, la scuola è un muro da deturpare, un luogo da offendere e imbrattare.Non ci demoralizziamo ne’ ci arrendiamo. In linea con il percorso intrapreso già da qualche tempo per la cultura della legalità chiedero’ agli insegnanti di effettuare un giro della scuola per commentare con i ragazzi le scritte e poi di riservare una lezione sul rispetto per il bene pubblico e di amore per la città.” Il Dirigente Scolastico, Prof Pasquale Napolitano.
Inoltre postiamo il comunicato del comune di San Vito:
“La “Scalinata della legalità”, realizzata solo qualche settimana addietro all’ingresso della scuola secondaria di primo grado “Vito Buonsanto”, è stata presa di mira notte tempo dai vandali che hanno strappato diverse lettere che compongono i nomi dei sette personaggi simbolo della lotta alla criminalità organizzata (Giancarlo Siani, don Giuseppe Puglisi, Giovanni Falcone, Renata Fonte, Angelo Vassallo, Peppino Impastato, Paolo Borsellino), rendendo tali nomi ormai illeggibili.
“Un gesto grave e inqualificabile” lo definisce il sindaco della città Domenico Conte che, in un messaggio rivolto al dirigente scolastico e ai docenti di quella scuola, parla di “un fatto ignobile e, soprattutto preoccupante. Ovviamente, a chi di dovere spetta il compito di investigare. A tutti noi, invece, quello non solo di indignarci e di condannare duramente l’episodio, ma di compiere uno sforzo maggiore per radicare nella nostra società, a cominciare dai più giovani, la cultura della legalità e del rispetto. Al riguardo, d’intesa con la locale Compagnia dei Carabinieri, questa Amministrazione Comunale cercherà di realizzare dei percorsi mirati per raggiungere lo scopo”.