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Centro “Raggio Di Sole”. Il comunicato stampa del Comune

La vicenda del Centro Socio Educativo per disabili “ Raggio di sole” che ha avuto spazio sugli Organi di Informazione a causa della temporanea chiusura della struttura a seguito della scadenza contrattuale con la Cooperativa Genesi necessita di doverosi chiarimenti.

In primis va detto che la mancata prosecuzione del servizio (richiesta in maniera accorata alla Coop. Genesi ma rimasta senza esito) ha determinato inevitabilmente un disagio agli ospiti e alle loro famiglie, ma ha pure allarmato, invero in maniera ingiustificata, i lavoratori licenziati alla data del 30 settembre.

Come pure va precisato che l’applicazione della clausola sociale, pure prevista nel capitolato si è resa di più complicata gestione nonostante la piena disponibilità dimostrata dalla Cooperativa Incerchio subentrata nella gestione a seguito di gara d’appalto esperita in via d’urgenza al fine di ridare un gestore alla struttura alla quale la precedente Cooperativa non ha trasmesso la documentazione pure richiesta.

Si aggiunga poi che la struttura in esame, ricadendo nell’alveo di quelle sociosanitarie (per le quali è ben nota la problematica della contrattualizzazioni con la ASL) rientra tra quelle che possono essere iscritte a catalogo per ottenere i buoni di conciliazione a favore delle famiglie che vedono così un contributo regionale sulle spese da sostenere per le rette sociali.

Senza voler entrare nello specifico, ma dovendo dare contezza delle attività svolte dal Comune di San Vito dei Normanni d’intesa con l’Ambito dei Servizi sociali di Brindisi -San Vito, va detto che gli Uffici Regionali prontamente hanno preso atto della situazione determinatasi per cui il nuovo gestore dalla data di subentro (16 ottobre 2019) è autorizzato a dare corso alle domande dei buoni richiesti dalle famiglie tramite il precedente Gestore in attesa che il nuovo Regolamento Regionale n. 5/2019 trovi piena attuazione. Cosa che si è iniziata subito a fare d’intesa con le famiglie e con gli uffici dei Servizi sociali preposti.



Sul fronte dei lavoratori (occupati sino al 30 settembre 2019) si è scatenata una discutibile polemica anche in sede sindacale quasi che il Comune non avesse a cuore le sorti degli stessi: tutt’altro! Il Comune di San Vito dei Normanni, come suo costume, pur non imponendo nulla al nuovo Gestore lo ha invitato tuttavia a rispettare le clausole sociali consapevole che il riassorbimento del personale deve essere sia compatibile con il fabbisogno richiesto dall’esecuzione del nuovo contratto e con la pianificazione e l’organizzazione definita dal nuovo assuntore del servizio che, potrebbe differire dal precedente qualora si debbano assicurare standard e figure professionali in aggiunta a quelle presenti nella platea storica. Senza soffermarsi sui toni delle varie missive ha meravigliato l’atteggiamento di difesa corporativa del monte ore lavorativo (peraltro assicurato a quasi tutto il personale uscente) senza minimamente preoccuparsi degli aspetti che riguardavano innanzitutto le famiglie degli ospiti che il Comune con il nuovo Gestore ha inteso privilegiare.

In buona sostanza l’Amministrazione Comunale e il Sindaco dal 30 settembre 2019 (ultimo giorno di presenza della Cooperativa Genesi che ha inopinatamente deciso di interrompere il servizio in questione procedendo al licenziamento dei lavoratori) si è trovata a gestire una situazione complicata conciliando i diversi interessi in gioco: ospiti del Centro, famiglie e lavoratori in un quadro complessivo non certo favorevole per le difficoltà amministrative legate anche alla piattaforma regionale di attribuzione dei buoni di conciliazione.

Non vi è mai stata, quindi, disattenzione degli Organi comunali (come invece la CGIL ha asserito nella sua nota del 6 novembre 2019) e, senza entrare nel merito dei dettagli tecnici che attengono alla sfera amministrativa, va detto che gli Organi comunali, Tecnici e Politici, si sono spesi per un passaggio di cantiere senza conflitti tra le parti pur in assenza di collaborazione da parte della cooperativa uscente ( che ha fatto venir meno la continuità del rapporto di lavoro degli operatori a causa dei licenziamenti disposti).

Come pure va detto che il nuovo Gestore, pur rendendosi conto delle problematiche innanzi citate, ha dato corso agli obblighi contrattuali provvedendo a quegli adempimenti nei confronti delle famiglie degli ospiti inerenti i buoni di conciliazione e assicurando (con nota del 4 novembre 2019) ai lavoratori stesso livello e orario, fatta salva la funzione di coordinamento che restava in carico alla cooperativa.

Fin qui, in sintesi, lo svilupparsi della vicenda che vedrà la riapertura del centro per lunedi 18 novembre 2019.

Non può sottacersi, comunque, il disagio che un Pubblico Amministratore prova quando, pur volendo assicurare un servizio sacrosanto come quello del Centro Raggio di Sole, ne vuole rinnovare lo spirito, l’approccio all’utenza, il tipo di servizi e di professionalità richiesti dai regolamenti regionali e deve scontrarsi con difese aprioristiche divenendo bersaglio di accuse da parte di chi, stando ogni giorno a fianco di categorie deboli come i di versabili, dovrebbe avere a cuore innanzitutto il loro benessere da cui discende anche quello organizzativo e, di conseguenza, un miglioramento degli standard anche retributivi di chi lavora nella struttura. Ai lavoratori, infatti, nessuno negherà mai i propri diritti purchè non si sconfini nel campo delle pretese.

Purtroppo, in qualche caso, chi amministra la cosa pubblica è questo che avverte forse per una erronea sensazione che certamente i social contribuiscono ad alimentare.

Domenico Conte

Sindaco di San Vito dei Normanni


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