“Piantava querce. Gli domandai se quella terra gli apparteneva. Mi rispose di no. Sapeva di chi era? Non lo sapeva. … Non gli interessava conoscerne i proprietari.
Piantò così le cento ghiande con estrema cura…
Da tre anni piantava alberi in quella solitudine. Ne aveva piantati centomila. Di centomila, ne erano spuntati ventimila. Di quei ventimila, contava di perderne ancora la metà, a causa dei roditori o di tutto quel che c’è di imprevedibile nei disegni della Provvidenza. Restavano diecimila querce che sarebbero cresciute in quel posto dove prima non c’era nulla.” (L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI, Jean Giono)
Il passo tratto dal libro rende bene l’idea che per occuparsi del futuro di un territorio e della sua popolazione occorre avere una visione progettuale a lungo termine.
Piantare alberi è un gesto di grande attenzione all’ambiente ma assume anche una forte connotazione simbolica.
Ogni albero piantato, come ogni nuovo nato, pur avendo bisogno di cure, tempo e dedizione è un investimento nel futuro, il segno di un progetto che vuole impedire al deserto ( economico, culturale e sociale) di avanzare.
È per questo che Il Secondo Istituto comprensivo aderisce, in occasione della festa dell’albero, al progetto “PIANTIAMO IL FUTURO. Coltiviamo la nostra identità.”
Nella mattinata di giovedì 21 novembre, nel giardino contiguo al plesso di Scuola primaria Madre Teresa di Calcutta, i ragazzi del 2° Istituto comprensivo parteciperanno alla piantumazione di alberi d’ulivo ( delle specie leccino e favolosa) donati da SPI CGIL. I pensionati, gli anziani donano speranza ai piccoli nuovi protagonisti del mondo che verrà.
Seminare e piantare sono due azioni dal risultato incerto, come insegnare. Ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto. Se non si incide nel cuore e nella coscienza civica dei giovani alunni è certo che il futuro non avrà speranze.
In quest’ottica il Dirigente Scolastico, Prof. P. Napolitano, e tutti i docenti dell’Istituto credono nel gesto simbolico e concreto di piantare un albero perché è il compendio della mission formativa a cui ciascuno è chiamato.