In riferimento ad alcuni articoli di stampa pubblicati negli scorsi giorni riguardanti il Centro socio-educativo e riabilitativo per disabili “Raggio di Sole”, si ritiene doveroso effettuare le seguenti precisazioni.
Come è noto, dopo l’interruzione del servizio decisa dal precedente gestore, l’Amministrazione si è prontamente adoperata per procedere all’affidamento in appalto del servizio mediante l’espletamento di una gara sul Mepa tra operatori economici qualificati.
Dopo alcune settimane di sospensione la cooperativa sociale Incerchio, aggiudicataria della gara, ha provveduto alla riattivazione del centro “Raggio di Sole”.
Secondo quanto previsto dal capitolato speciale di appalto, il soggetto gestore eroga i servizi all’utenza secondo tre distinti moduli di accesso:
1. Modulo di accesso riservato agli utenti che usufruiscono dei “buoni servizio” regionali.
3. Modulo di accesso riservato agli utenti in condizioni di particolare fragilità sociale ed economica, non percettori di buoni servizio, assegnati dai Servizi Sociali comunali. In tale ipotesi, gli oneri relativi al pagamento dei costi del servizio sono assunti dal Comune.
2. Modulo di accesso privato riservato alle famiglie che scelgono liberamente di usufruire dei servizi assumendosi gli oneri relativi al pagamento della retta di frequenza (€. 48,00/die).
Le modalità di accesso al servizio ed i relativi costi sono stati disciplinati in conformità alla vigente normativa regionale.
Fatte tali doverose premesse, va evidenziato che l’Amministrazione Comunale non può certamente essere accusata di dilettantismo solo perché il numero degli utenti beneficiari dei buoni servizio è risultato inferiore rispetto a quello previsto nel piano economico-finanziario dell’appalto, atteso che tale riduzione ha interessato indistintamente tutte le analoghe strutture operanti negli Ambiti in ragione delle minori disponibilità finanziarie assegnate dalla Regione.
Per quanto riguarda il contributo finanziario del Comune va precisato che lo stesso non costituisce, come erroneamente asserito, una sorta di agevolazione in conto gestione a beneficio del soggetto gestore, bensì rappresenta la quota che verrà eventualmente erogata dal Comune per consentire l’accesso alla struttura di utenti in condizioni di fragilità assegnati dai Servizi Sociali comunali.
A tal proposito si fa presente che, a breve, sarà adottato un provvedimento della Giunta Comunale con il quale saranno approvati i criteri oggettivi, basati principalmente sul valore ISEE, per determinare gli utenti beneficiari del contributo comunale.
Anche in questo caso non si riesce a comprendere le critiche rivolte a questa decisione assunta dall’Amministrazione che, come sopra evidenziato, si propone come unica finalità quella di ampliare il più possibile la platea dei beneficiari dei servizi erogati dal centro favorendo i cittadini in condizioni di fragilità sociale ed economica garantendo, al contempo, il rispetto di criteri oggettivi ed equi per l’ammissione a tale beneficio.
Per quanto concerne, infine, la modalità di “accesso privato” ai servizi del centro, si fa presente che l’entità delle rette di frequenza richieste alle famiglie non beneficiarie dei buoni servizio è in linea con quelle previste dalla vigente normativa regionale.
Pertanto, ferma restando la congruità della spesa richiesta per l’accesso ai servizi del centro, non si comprende per quale ragione non si dovrebbe consentire alle famiglie abbienti di poter scegliere liberamente dei servizi assumendosi gli oneri relativi al pagamento della retta di frequenza.
E’ noto che nel corso degli ultimi anni si è assistito alla progressiva riduzione delle risorse finanziarie statali e regionali destinate all’erogazione dei servizi socio-assistenziali, sicché, a fronte di costi di gestione dei servizi che non sono comprimibili, si rende necessario talvolta prevedere una compartecipazione ai costi di gestione da parte delle famiglie con maggiori disponibilità finanziarie che, proprio per tale ragione, non possono beneficiare di ulteriori provvidenze pubbliche.
In conclusione, al di là delle polemiche strumentali tese a denigrare in modo sistematico l’operato di questa Amministrazione, è innegabile che le problematiche insorte nella gestione del centro “Raggio di Sole” sono state determinate da una molteplicità di vincoli di natura finanziaria, normativa ed organizzativa indipendenti dalla volontà del Comune.
Basti pensare, a titolo di esempio, alle notevoli difficoltà generate dal recente trasferimento dal dipartimento sociale a quello sanitario delle competenze in materia di autorizzazioni e convalide dei servizi sociali territoriali.
Questa Amministrazione, nonostante tali gravi problematiche e facendosi carico di altre annose criticità determinate da scelte operate da altri nel corso degli ultimi decenni riguardo alla gestione del centro “Raggio di Sole”, ha sempre operato in modo corretto e trasparente con l’obiettivo primario di preservare la piena operatività della struttura e garantire il soddisfacimento dei bisogni degli utenti e delle loro famiglie.
Anche nei prossimi mesi l’Amministrazione da me rappresentata continuerà ad operare affinché questa importante struttura possa continuare ad erogare i servizi di cui necessita la nostra cittadinanza, cercando di superare le inevitabili difficoltà connesse ai vincoli più volte evidenziati.