Giungono attestati di solidarietà nei confronti di Marcello Orlandini, direttore di BrindisiReport.it, picchiato con calci e pugni mentre faceva il suo lavoro di giornalista in contrada Malandrino, nelle campagne di Ostuni, dove si era recato per raccogliere informazioni sul grave fatto di cronaca riguardante la morte di una donna uccisa da un proiettile partito, stando a una prima ricostruzione dei fatti, accidentalmente da una pistola impugnata dal marito.
Poco dopo l’1 di notte, mentre si avvicinava alla villetta in cui si è consumata la tragedia, Orlandini è stato avvicinato da una persona che gli ha chiesto chi fosse. Pensando si trattasse di un poliziotto, il collega si è qualificato come giornalista. A quel punto è partita una violenta aggressione. Orlandini ha cercato riparo all’interno dell’abitazione, dove si trovavano le forze dell’ordine. Ma più persone lo hanno bloccato e lo hanno fatto cadere per terra, continuando a colpirlo con violenza.
Dopo qualche minuto un poliziotto è intervenuto in soccorso del giornalista, ponendo fine all’aggressione. In aiuto di Orlandini sono intervenuti anche il dirigente del commissariato di Ostuni e la dirigente della Squadra Mobile della questura di Brindisi. Il giornalista si è recato autonomamente presso l’ospedale della Città Bianca, dove è stato sottoposto a una Tac toracica. Dovrà restare 48 ore in osservazione.