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Le arance della salute in tre scuole sanvitesi

Di Maila Cavaliere

I 3 plessi di Scuola dell’Infanzia “Andersen”, “Collodi” e “Rodari” del nostro Secondo Istituto Comprensivo di San Vito dei Normanni hanno dato vita, in questi giorni, ad una (tra le tante) attività laboratoriale, ”LA SPREMUTA CON LE ARANCE DELLA SALUTE”, uno spazio di apprendimento il cui senso è racchiuso in una breve ed efficace formula: stare bene a scuola imparando.

Se il laboratorio viene inteso come una pratica del fare, allora il bambino diventa protagonista di un processo di costruzione di conoscenze che gli permettono di essere coinvolto in uno scambio comunicativo tra pari; di rielaborare conoscenza attraverso l’esperienza diretta; di costruire un apprendimento significativo, trovando soluzioni ; di vivere la vicenda scolastica attraverso l’esperienza di emozioni positive; di essere consapevole del proprio modo di imparare attraverso il confronto e la valutazione delle proprie idee.

In questo periodo, la distribuzione di reticelle di arance rosse di Sicilia, a sostegno dell’AIRC per la ricerca oncologica, è divenuta dunque un’opportunità per sensibilizzare i bambini alle sane abitudini di vita utilizzando conversazioni libere e guidate sull’importanza della corretta educazione alimentare a tutela della salvaguardia del benessere psico-fisico.

Lo scopo: far vivere al bambino la propria corporeità, percependone il potenziale comunicativo ed espressivo, maturando condotte corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.

Il laboratorio “LE ARANCE DELLA SALUTE” si propone di far conoscere l’arancia come frutto tipicamente invernale e far acquisire le giuste norme comportamentali, alla base di una corretta alimentazione e rientra in un progetto più ampio relativo al laboratorio di educazione alimentare legato allo sfondo integratore dal titolo: “Dai 4 elementi …ai 1000 alimenti”.

L’esperienza ha visto la presentazione del frutto tipico della stagione, l’ARANCIA, analizzandone le parti attraverso una conversazione che ne favorisse la conoscenza mediante le capacità percettive: visive (colore, forma e dimensione) e tattili (buccia ruvida o liscia) per passare alla fase attiva nella quale ogni bambino è stato chiamato, con l’aiuto dell’insegnante, a spremere l’arancia con lo spremiagrumi.

Per far comprendere le proprietà salutari del frutto sono state poste delle domande stimolo sul che cosa sia necessario fare per cercare di non ammalarsi, per arrivare a spiegare loro che la vitamina C contenuta negli agrumi come l’arancia, agisce come un antinfettivo e aiuta l’organismo ad adattarsi più facilmente alle variazioni delle condizioni esterne.



Da qui la necessità di bere tante spremute!

Ha fatto seguito la rappresentazione delle esperienze vissute attraverso attività grafico-pittoriche.

Come insegna il pedagogista americano Dewey, l’apprendimento passa per l’azione (learning by doing) e l’azione, soddisfacendo un bisogno reale dell’alunno, permette di interiorizzare e rendere generative le strutture metacognitive, per cui la metodologia laboratoriale si presenta ancora oggi come una metodologia innovativa che pone il bambino al centro dell’azione didattica.


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