mercoledì, Aprile 24, 2024
San Vito dei Normanni

Intervista a Dario Vassallo

A pochi giorni dall’ uscita del nuovo libro, la prof.ssa Maila Cavaliere intervista per noi il dottor Dario Vassallo, medico e Presidente della Fondazione Angelo Vassallo- Il Sindaco Pescatore.

M.C.: A 9 anni dalla pubblicazione del primo libro, “ Il sindaco pescatore”, (Mondadori, 2011) esce il 3 settembre “La verità negata“. Dalla storia di Angelo Vassallo alle ragioni che hanno portato al suo assassinio? È questo il percorso che lega i due libri?

D. V.: “La Verità negata” è la continuazione de ” Il Sindaco Pescatore”, senza il primo libro, questo secondo non sarebbe mai uscito.

M. C. : Il titolo, come tu hai dichiarato, è stato suggerito dall’ avvocato Gerardo Spira, Segretario comunale di Angelo. È noto che la nomina di Gerardo fu uno dei primi atti da sindaco di tuo fratello, una operazione  che voleva essere monito alla pigrizia degli uffici comunali e richiamo all’ impegno e alla trasparenza nella sua Amministrazione. Qual è l’ impatto, quale il valore di questo titolo scelto?

D.V.: Il titolo iniziale del libro era ‘Un’altra vita” ma poi, con il passare degli anni,  il libro ha preso una direzione anche investigativa e quando mi sono confrontato con Gerardo Spira, al quale ho assegnato anche il compito di scrivere la prefazione insieme a don Maurizio Bagnara, il titolo è cambiato.
Ho ascoltato il suggerimento di Gerardo, anche perché questo titolo è più bello ed è più calzante. Nel titolo già c’è tutto.

M.C.: Molti non avrebbero scommesso un centesimo sulla scelta di scrivere la storia di tuo fratello. Alcuni certamente avrebbero voluto che l’ omicidio del sindaco pescatore rimanesse in un trafiletto della cronaca nera locale.  E invece la detonazione è iniziata proprio da lì. Qual è ora il compito del libro La verità negata?



D.V.: Non ho mai ascoltato la gente stupida che vedeva in queste operazioni la ‘ricerca della notorietà’, come ha detto qualche miserabile. Si è voluto mettere nero su bianco una storia che non poteva essere relegata ad un trafiletto di giornale, ma raccontata al mondo intero. Dal libro “Il Sindaco Pescatore” è scaturita una rappresentazione teatrale ( con Ettore Bassi, ndr) e una fiction. Noi non abbiamo raccontato solo la storia di un uomo, o di un Sindaco, noi abbiamo raccontato il sogno, la rivoluzione possibile.

M.C.: Il libro sarà in vendita dal 3 settembre e verrà presentato in occasione della Festa della Speranza ad Acciaroli. Sarà davvero l’ ultima, come hai dichiarato?

D. V.: La verità negata sarà presentato ad Acciaroli, solo per Angelo.
Sarà l’ultima volta che ricorderemo Angelo ad Acciaroli, un po’ perché mi sono stancato e un po’ perché gli acciarolesi hanno spesso disertato l’ evento. Voglio precisare che ogni volta che abbiamo fatto la ” Marcia per Angelo” le attività commerciali sono rimaste sempre aperte, nessuno ha avuto la ” sensibilità” di abbassare la saracinesca, o chiudere la porta per solo 5 minuti. Ma senza Angelo molte di quelle attività non avrebbero mai aperto.
E mi riferisco anche a parenti.

M.C.: In quella occasione saranno premiati gli studenti vincitori del Concorso proposto dalla Fondazione. E tu, in questi anni, hai incontrato moltissimi ragazzi nelle scuole. Perché è importante che i ragazzi sappiano chi era Angelo ? Perché tutto comincia dalla Scuola?

D. V.: Durante questi dieci anni io e Massimo abbiamo parlato a milioni di persone, ma quando si entra in una scuola è tutta un’ altra cosa.
La scuola, nonostante i detrattori, è per me un luogo sacro. È da lì che ha inizio tutto. Tra quelle mura si parla del passato per creare il futuro della nostra società, ed è doveroso precisare che quando parliamo di Angelo tra i ragazzi scende un silenzio assordante. Nelle scuole si entra con questa storia solo grazie alla  capacità dei dirigenti e del corpo docente, e quasi sempre sono donne. Anche questo la dice lunga.

M.C.: Alla Festa della Speranza sono intervenuti, negli anni, tanti sindaci e amministratori. Sono loro, per te,   che rappresentano la politica reale, quella che, con pochi soldi e pochi mezzi, si dedica ai cittadini?

D. V.: La nostra Festa della Speranza è stata sempre imperniata sulla presenza e partecipazione dei sindaci, essi sono il punto di riferimento per ogni comunità e questa loro figura si è rafforzata durante questi ultimi mesi per effetto del Covid19.
Roma e la sua politica rimangono distanti dai territori e dalla gente. Il Sindaco, colui che svolge una missione con dedizione, rimane per me la figura più importante di questo Paese.

M.C. : Dario Vassallo è stato audito in Commissione antimafia al Senato.
A conferma del fatto che un sindaco rappresenta un presidio di legalità di un territorio.
Che cosa ti aspetti ancora da questo libro e in cosa continua a credere Dario Vassallo, nonostante 10 lunghi  anni di attesa?

D. V. : Da questo libro  mi aspetto tutto quello  che ho già previsto.
Sarà un grande documento che entrerà nella storia di questo Paese, perché il bello deve ancora venire.
Sarà una deflagrazione.


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