Il progetto di riqualificazione paesaggistica dell’area naturale comunale “Parco Augelluzzi” ottiene un finanziamento di circa 85 mila euro derivanti dal PSR Puglia 2014/2020 – Misura 19 – Sottomisura 19.2 “Sostegno all’esecuzione nell’ambito degli interventi della strategia” – SSL del GAL Alto Salento 2020 – 1.1 “Interventi di riqualificazione paesaggistica di proprietà pubblica”. Il progetto prevede una riqualificazione delle aree degradate, un miglioramento e adeguamento delle strutture nonché l’acquisto di attrezzature ed impianti.
Un ulteriore tassello di un piano di sistemazione complessivo dell’area naturale che prevederà, tra le altre cose, l’installazione di un sistema di illuminazione e la coltivazione di alberi di fico, con il recupero di antiche varietà, che costituiscono il prodotto principe del territorio, importanti per la preparazione del fico mandorlato conosciuto in tutto il mondo.
“Sarà un nuovo spazio – sottolinea il sindaco, Giovanni Allegrini – al servizio della città, un luogo che coniugherà il lavoro, la cultura, l’arte coinvolgendo anche i giovani con spazi destinati anche a servizi turistico-culturali. San Michele guarda sempre più al futuro. Parco Augelluzzi si prepara a diventare un contenitore culturale, sociale, di socializzazione e grazie a questo importante finanziamento si alimenta quel prezioso processo di rivitalizzazione che ha preso il via con la collaborazione attiva di tanti giovani e l’Amministrazione non può non essere a loro fianco. Un’area che per anni è stata abbandonata teatro dei più disparati gesti d’inciviltà ma questo finanziamento è segno che questa Amministrazione sta lavorano svolgendo per la valorizzazione e fruizione delle bellezze del territorio.”
Già da alcuni mesi, infine, il Comune insieme alla Regione Puglia hanno contribuito a finanziare il progetto “Augelluzzi Bene Comune”, promosso dall’ApS “TrulloSociale.Net”, in qualità di soggetto capofila che vede il coinvolgimento attivo di associazioni locali e propone di attuare una gestione condivisa del bene ed il riconoscimento dell’area come bosco didattico.