Fonte: Quotidiano di Puglia
Ha una accuratezza superiore al 90% e maggiore rispetto a quella di un normale tampone naso-faringeo, peraltro così fastidioso. E’ comodo, facilmente trasportabile e quindi utilizzabile anche nelle ambulanze, a domicilio dai pazienti più anziani o che non possono spostarsi da casa. Si tratta dell’ecografo messo a punto da una spin off salentina, al timone Sergio Casciaro, insieme all’istituto di Fisiologia del Cnr di Lecce, con i ricercatori Marco Di Paola e la sanvitese Daniela Pignatelli: uno strumento di grande innovazione e utilità, vista l’emergenza sanitaria in corso, perché permette di differenziare una polmonite “qualsiasi” da una polmonite causata dal nuovo coronavirus.
L’ecografo è già stato utilizzato in alcune realtà ospedaliere e funziona alla perfezione: è capace di stabilire non solo la causa della malattia, ma anche la sua gravità e di monitorare la sua evoluzione nel tempo, consentendo a medici e infermieri di assistere i pazienti con maggiore velocità e un percorso di cura meglio tarato sulle esigenze del singolo. Accanto al vaccino, che sarà disponibile e somministrato in Italia – secondo le direttive del ministro della Salute Roberto Speranza – già a metà gennaio, questo genere di scoperte aiutano a ritrovare speranza e fiducia nel futuro, affidando ai progressi continui della scienza e della tecnologia il compito difficile di traghettarci tutti fuori dalla pandemia.