Arriverà domani, 30 gennaio, a San Vito dei Normanni la famiglia siriana che, attraverso l’importante ruolo dei corridoi umanitari, ha lasciato il suo paese di origine tormentato dalla guerra per cercare nella comunità sanvitese la vita serena che merita. Un evento straordinario per l’implicito valore umano, voluto dalla Fondazione Lorenzo Caiolo e dalla Fondazione Don Tonino Bello che mesi fa ha proposto questa operazione di accoglienza attraverso il prof. Gianfranco Molfetta. L’iniziativa è inoltre sostenuta dall’Amministrazione comunale di San Vito dei Normanni.
Indispensabili attori di questa complesso impegno sono stati la comunità di Sant’egidio di Roma, la Caritas e numerose altre associazioni. Oltre tremila i profughi accolti in Italia attraverso i corridoi umanitari dal 2016, a testimonianza della fondamentale opera da essi svolta per salvare tante vite dai viaggi in mare che spesso finiscono con la morte o dalla terribile morsa dei cosiddetti trafficanti di uomini.
La giovane famiglia in arrivo è composta da una coppia di genitori e tre figlie: una di sette anni, una di quattro e una bambina di solo due mesi. La parte più avvincente di questa sfida sarà consentire ad ogni componente l’integrazione nel nostro territorio; per questo ci si è già attivati nella ricerca del mediatore linguistico, per l’inserimento a scuola delle due bambine e per quel che riguarda gli importanti aspetti sanitari. C’è già un’abitazione messa a disposizione da una famiglia di San Vito e si è subito creata attraverso le due fondazioni una rete di solidarietà attiva per procedere alle varie necessità. Prezioso, in particolare, il supporto offerto dalla comunità parrocchiale di San Domenico.
“E’ un evento che ci emoziona perché in quest’arrivo c’è Lorenzo Caiolo, c’è tutto quello che ci ha insegnato: il valore dell’accogliere con i suoi molteplici significati, la solidarietà, il tendere la mano per camminare insieme”: lo dice Silvia Di Dio, presidente della Fondazione Caiolo, nata anche per essere vicina a chi è in difficoltà, ai cosiddetti invisibili, vengano essi da lontano o siano persone del nostro territorio.
Dopo un periodo di quarantena a Roma, la famiglia siriana arriverà a Bari e ad accoglierla saranno i rappresentanti delle realtà associative coinvolte. Si tratta di un evento che dà speranza e ricorda l’importanza di “restare umani” e solidali tanto più in questo difficile momento storico.
Chi volesse contribuire a supportare il progetto, può farlo con una donazione al seguente IBAN: IT76H0311179280000000000657 intestato a Fondazione Lorenzo Caiolo con causale “Aiuto famiglia siriana”.