lunedì, Dicembre 30, 2024
Dalla Provincia

La Puglia resta arancione

Con un valore Rt a 0,92 (tasso di contagiosità) la Puglia resta zona arancione per un’altra settimana. E’ quanto deciso dal ministro della salute, Roberto Speranza, sulla base del monitoraggio settimanale dell’istituto superiore si sanità sui dati relativi al periodo 19-25 aprile e il tasso di occupazione in terapia intensiva. A livello nazionale l’indice Rt si assesta a 0,85, rispetto allo 0,81 della scorsa settimana. Scende invece l’incidenza, a 146 casi settimanali per centomila abitanti (contro i 157 di sette giorni fa). 

Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è uguale alla soglia critica (30 percento), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate in terapia intensiva, che passa da 3.151 del 20 aprile a 2.748 del 27 aprile. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale (si legge nella bozza) scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (32 percento). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 23.255 del 20 aprile a 20.312 del 27 aprile.



I nuovi colori delle regioni con l’ordinanza di Speranza

Oggi, venerdì 30 aprile, come ogni venerdì, è il giorno dei cambi di colore per le regioni, dopo la riunione della cabina di regia. Pochi i cambi, dopo il pieno di regioni gialle della scorsa settimana e le riaperture del 26 aprile. La Valle d’Aosta passa in zona rossa, la Sardegna va in zona arancione. La Campania resta in zona gialla e la Puglia rimane in zona arancione. In serata il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà le ordinanze: i nuovi colori saranno in vigore da lunedì 3 maggio

Regioni in zona gialla dal 3 maggio: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto e alle province autonome di Bolzano e di Trento;
regioni in zona arancione dal 3 maggio: Sardegna, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia;
regioni in zona rossa dal 3 maggio: Valle d’Aosta.

Le regole da seguire in zona arancione

SPOSTAMENTI – Il coprifuoco è in vigore dalle 22 alle 5. Fino al 15 giugno 2021, secondo l’ultimo decreto riaperture, in zona arancione, all’interno dello stesso comune, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Consentito di lasciare un comune che ha fino a 5mila abitanti e spostarsi entro i 30 chilometri dal confine senza raggiungere i capoluoghi di provincia.

SCUOLA – Fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50 percento al 75 percento. In zona gialla e arancione dal 70 percento al 100 percento. Per quanto riguarda l’università, dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno. In Puglia, facoltà di scelta della Did fino alla fine dell’anno scolastico. 

BAR E RISTORANTI – Sono sospese le attività di servizi di ristorazione all’interno dei locali (tra cui pub, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie). Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) l’asporto è consentito fino alle ore 18.

SPORT, PISCINE E PALESTRE – Restano chiuse palestre e piscine. In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. E’ consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto attività sportiva di base. E’ interdetto l’uso di spogliatoi interni nei circoli. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto.“


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