domenica, Dicembre 22, 2024
San Vito dei Normanni

Di castelli in abbandono, eventi fantasma e articoli a pagamento. Promozione turistica: San Vito, la stai facendo male!

Si moltiplicano i segnali di una ripresa del turismo e dell’attrattività in tutto il territorio della Provincia di Brindisi. Nelle comunità, spesso su stimolo delle amministrazioni comunali, si mobilitano risorse ed energie per favorire la ripresa turistica e programmare l’accoglienza. Si progettano le programmazioni, si riaprono luoghi della cultura, si organizza l’offerta turistica.

A Brindisi ha riaperto finalmente il Castello Alfonsino, il Forte a Mare, uno dei castelli più affascinanti di tutto il Mediterraneo. Torna a poter essere fruito dalla cittadinanza e dai visitatori, dopo decenni di abbandono, anche il bosco urbano del Collegio Tommaseo, in una stupenda posizione panoramica di fronte al centro storico della città. Nel frattempo, si portano a termine i lavori della spiaggia urbana di Cala Materdomini con la procedura di assegnazione della gestione dei servizi di somministrazione e di animazione della spiaggia. Nel capoluogo cresce una comunità turistica, anche grazie al lavoro di Palazzo Guerrieri ed ai progetti a carattere turistico nati dal Laboratorio di Innovazione Urbana e alle visioni della neo assessora al Turismo Emma Taveri che sta dedicando anima e corpo al progetto Destinazione Brindisi. 

Anche in provincia c’è un movimento vivace e multiforme. A Mesagne il castello normanno svevo si prepara ad ospitare la mostra Modigliani experience che toccherà anche Ostuni e Martina Franca.  A Ostuni la Regione Puglia organizza per Puglia Walking Art la straordinaria mostra di Obey. I comuni si mettono in rete per promuovere un’offerta turistica in rete: i Sindaci di Francavilla Fontana, Latiano e Mesagne puntano sul turismo religioso con la valorizzazione della figura del Beato Bartolo Longo. Sempre a Brindisi Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne e Oria le amministrazioni lavorano insieme per il Progetto Appia 2030 per la promozione del turismo lento, a piedi ed in bicicletta. Ad Oria l’amministrazione comunale e la proprietà del bellissimo castello federiciano lavorano insieme per rendere il castello nuovamente fruibile per i visitatori ed ottenere importanti ricadute economiche sul territorio mentre il consigliere regionale Bruno ha avanzato al Ministero per la Cultura la richiesta per dichiararlo monumento di interesse eccezionale e consentirne una adeguata valorizzazione.  A San Michele Salentino Lorenzo Madaro, docente di storia dell’arte all’accademia delle Belle Arti di Catania e critico d’arte, ha ricevuto dal Sindaco Allegrini l’incarico per occuparsi di valorizzare il polo culturale Salvatore Cavallo, una ripartenza significativa per la Pinacoteca Comunale che avviene dopo i lavori di riqualificazione della struttura grazie al finanziamento della Community Library. 

E a San Vito?



A San Vito dei Normanni, a pochi giorni dall’inizio della stagione estiva, non c’è traccia di nessuna iniziativa per favorire l’attrattività turistico del territorio. Le grotte di San Biagio e il Castello di Alceste sono chiusi, né siamo a conoscenza di alcun piano di valorizzazione, gestione e fruizione, nonostante siano terminati da circa un anno i lavori di recupero di entrambi i siti. Sul castello Dentice di Frasso è calato nuovamente il silenzio: rassegniamoci al sequestro della piazza del paese generato dal decadimento e dall’abbandono dei locali del maniero, mentre in tutti i paesi i castelli sono il centro della vita culturale, lo snodo dello spazio pubblico, l’oggetto della valorizzazione. Non abbiamo notizie di iniziative dell’amministrazione per promuovere un dialogo con la proprietà per il bene della comunità.

Sul fronte degli eventi non ci sono notizie migliori. L’Amministrazione comunale ha assegnato in via diretta ad una società privata 15.000 euro per la realizzazione del Festival del Cortometraggio Salento Finibus Terrae. Per alcuni manifestazioni di interesse, per altri affidamenti diretti. Gli operatori culturali del territorio, e noi con loro, chiedono numi. Certo, sono scelte legittime: ma è possibile che un evento che dovrebbe cominciare tra dieci giorni non veda un minimo di promozione non diciamo fuori paese ma almeno per i concittadini per favorire la partecipazione? Un evento fantasma, eppure lautamente finanziato. Nel frattempo, l’estate sanvitese si annuncia più povera: il giovane e promettente festival di cinema Cinè, che lo scorso anno non costò nulla alle casse comunali e vide il sold out in tutte le date, quest’anno non si organizzerà, né al momento sono comunicate altre iniziative culturali di rilievo promosse dall’amministrazione comunale. 

Apprendiamo, invece, di altri 2.000 euro che l’amministrazione ha assegnato con affidamento diretto ad una società privata per far uscire un redazionale su un giornale che dovrebbe promuovere l’attrattività territorio. Ai tempi della promozione sul web, delle sponsorizzate sui social, del turismo esperienziale, a San Vito paghiamo per uscire sul giornale senza riscontri si tirature, impatti: hanno trovato i fessi. Senza contare che l’edizione in cui questo articolo a pagamento comparirà sarà quella del prossimo luglio, quando tutti hanno già pianificato i propri viaggi. Se vedrete comparire sui canali istituzionali la promozione dell’articolo in questione, sappiatelo: hanno pagato per un’operazione di facciata sul cui impatto nutriamo molti dubbi. 

Insomma, per questa stagione alle porte l’amministrazione della Sindaca Silvana Errico è rimandata in turismo e attrattività della nostra comunità. Ci saremmo aspettati un  coinvolgimento attivo delle attività turistiche, culturali, enogastronomiche. Un dialogo con i comuni vicini. Un dialogo con la Regione Puglia per portare eventi culturali a San Vito. Una strategia per la riapertura e la fruibilità dei luoghi. Nulla di nulla. Si ripresenti a settembre, Sindaca, con qualche buona idea, o almeno con qualche idea. La città e la comunità sanvitese meritano di meglio.

Comunicato Stampa


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