Si è tenuta per la prima volta a San Vito dei Normanni l’assemblea annuale di Slow Food Puglia. Obbiettivo della giornata di lavori: l’individuazione di nuovi prodotti da tutelare attraverso il modello del presìdio, creazione del Mercato del buono, pulito e giusto in città, avvio di una strategia condivisa per il rilancio del turismo slow in Puglia.
Dopo lo stop imposto agli eventi in presenza a causa dello stato emergenziale in corso, le comunità, le condotte, i produttori dei presìdi, la rete giovani, insomma, tutta la variegata famiglia Slow Food radicata sul territorio regionale si è data appuntamento presso il laboratorio urbano, ExFadda a San Vito.
Ha aperto il congresso la padrona di casa, il sindaco della città sanvitese, Silvana Errico: “E’ con grande gioia che oggi apriamo le porte della nostra città alla grande squadra di Slow Food. Negli scorsi giorni, anche su impulso dell’assessore Giacomo Viva, abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con Slow Food Puglia. Quando un sindaco appone la propria firma, non fa solo un atto simbolico, ma si assume un impegno. E oggi io e tutta l’Amministrazione che rappresento ci assumiamo la responsabilità di lavorare gomito a gomito con Slow Food per sostenere la nostra città e la nostra comunità attraverso progettualità sostenibili sia a livello ambientale, sia a livello sociale. San Vito ha una grande tradizione agricola e su questa dobbiamo puntare. Insieme a Slow Food lanceremo il Mercato della Terra di San Vito, creeremo un orto didattico presso Ex Fadda e riprenderemo a fare sensibilizzazione nelle scuole”.
Il 2022 vedrà Slow Food Puglia impegnata a replicare il modello di sviluppo sostenibile sperimentato presso la vicina riserva di Torre Guaceto negli ultimi 20 anni, in tutti i territori pugliesi muovendo proprio da San Vito.
“Il mondo oggi ha bisogno di risposte concrete – ha dichiarato Giacomo Miola, vicepresidente di Slow Food Italia – e oggi siamo qui per decidere insieme quale strada intraprendere per invertire la rotta che ci ha portati a perdere il 60 percento della biodiversità presente sulla nostra Terra nell’arco degli ultimi 50 anni. La sfida che dobbiamo affrontare è impegnativa, ma questo è il momento giusto per rimboccarci le maniche, guardiamoci in faccia e mettiamoci al lavoro. Dobbiamo combattere i cambiamenti climatici, la biodiversità è una cosa seria e dobbiamo proteggerla tutti uniti”.
Nell’ambito dei tre workshop tematici che si sono tenuti nella seconda parte del congresso, la squadra Slow Food ha avviato i lavori che condurranno nel prossimo periodo all’individuazione di nuovi prodotti da tutelare attraverso il modello del presìdio, alla creazione di nuovi Mercati della Terra nei territori pugliesi, all’avvio di una strategia condivisa per il rilancio del turismo slow in Puglia.
“L’altro giorno guardando le immagini delle manifestazioni relative alla Cop 26 – ha dichiarato Marcello Longo, presidente di Slow Food Puglia – ho visto un cartello scritto da un ragazzo che mi ha impressionato. Recitava: ‘Voi morirete di vecchiaia, noi moriremo di clima’. Quel giovane ha ragione. I nostri nonni ci hanno consegnato il mondo e noi lo abbiamo divorato. E’ nostro obbligo mobilitarci subito e tutti uniti per poter risanare la nostra terra e fare in modo di poter consegnare un mondo sostenibile ai nostri figli. Le attività 2022 di Slow Food Puglia seguiranno tre filoni: advocancy, perché le Istituzioni ed i decisori politici devono essere al nostro fianco, tutela della biodiversità ed educazione che deve tornare con forza anche nelle scuole. Questo è il piccolo contributo che Slow Food Puglia darà alla transizione ecologica che dobbiamo affrontare”.