Superbonus 110%, On.Palmisano (M5S): “Aumentano le aperture dei cantieri anche in Puglia: già superata quota 4000”
«In Puglia superata quota 4400 cantieri aperti con il Superbonus: ora con i correttivi in Manovra si può davvero continuare questo trend positivo di crescita». E’ quanto afferma l’on. Valentina Palmisano (Movimento Cinque Stelle) commentando i dati diffusi dall’Agenzia Enea in merito al Superbonus 110%. «Anche nella nostra regione, questa misura fortemente voluta dal M5S, si sta dimostrando un valido sostegno all’intero settore dell’edilizia, soprattutto per quel che riguarda gli edifici unifamiliari. In questo particolare ambito- continua la parlamentare brindisina- le pratiche già elaborate sono 3180: si tratta di oltre 300 milioni di euro di detrazioni solo per questo specifico intervento». Numeri che testimoniano l’importanza nel proseguire in questa direzione. «Fondamentale sarà anche l’eliminazione del tetto Isee per gli edifici unifamiliari, per dare un nuovo e maggior impulso a questa fonte di grande risparmio per i cittadini. Le cifre riguardanti la Puglia – spiega l’On. Valentina Palmisano- confermano gli assoluti vantaggi in termini economici, a cui si aggiungono anche i riflessi occupazionali».
Sono i dati di novembre sul Superbonus 110% diffusi da Enea a confermare su più fronti il successo della maxi agevolazione: con 69.390 cantieri aperti e 13,1 miliardi di detrazioni previste a fine lavori a cui si aggiungono le 30mila nuove imprese nate nel settore delle costruzioni in due anni e i 132mila posti di lavoro creati nello stesso periodo. «Grazie alle modifiche effettuate potranno godere dei benefici tutti e 35.542 cantieri unifamiliari e il 25% dei lavori che a novembre non era ancora completato potrà essere fatto -senza rischiare di perdere le agevolazioni. Va ricordato inoltre – conclude la parlamentare brindisina- la notevole riduzione degli impatti ambientali dell’edilizia residenziale: 28% di emissioni di gas serra tagliate in più rispetto agli altri bonus edilizi, come confermato da una recente ricerca dell’Ance»