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Nessun invio di cartelle pazze a San Vito

Non c’è alcun invio di cartelle pazze a San Vito né allarme per i conti di bilancio. Diverse le inesattezze contenute nel comunicato stampa dei
consiglieri del Movimento Cinque Stelle a cominciare dal fatto che non vi è alcun affidamento a gestore esterno per i tributi maggiori Imu e Tari che
vengono gestiti direttamente dall’Ente, come il consigliere Ruggiero dovrebbe ricordare in quanto, già dalla passata amministrazione, è componente della
Commissione bilancio. Il gestore esterno è presente solo per l’attività dei tributi minori (canone unico patrimoniale) affidata in concessione dal 2020.
Nei giorni scorsi l’Ufficio Tributi ha inviato gli avvisi di accertamento relativi all’Imu dell’anno 2017 nell’ambito dell’attività di recupero
tributario che vede questa Amministrazione impegnata nella lotta all’evasione nella convinzione che solo “pagando tutti è possibile pagare meno tasse” e
che è l’unica strada verso una fiscalità più equa. Gli errori che alcuni contribuenti (ad oggi solo 200 su oltre 2.300 cartelle inviate) stanno riscontrando sono ascrivibili ad una fisiologica casistica dovuta a banche dati non sempre perfettamente allineate con la reale situazione del cittadino a cominciare da quella catastale su cui si basa l’attività di controllo.

L’ente, dalla fine del 2020, ha adottato un nuovo software informatico integrato fornito da una delle maggiori aziende italiane leader del settore, proprio per efficientare i diversi provvedimenti amministrativi e traghettare verso la transizione digitale. Nello specifico, per i tributi, per la prima volta sono stati elaborati con il nuovo programma gli avvisi di accertamento relativi all’IMU annualità 2017 in cui i dati dei contribuenti sono stati estrapolati direttamente dalla banca del Catasto che fa fede della situazione patrimoniale del singolo contribuente. A volte si verificano pertanto dei disallineamenti fra la reale situazione ed i dati contenuti in tale banca dati gestita direttamente dall’Agenzia delle Entrate (per esempio, si pensi all’indirizzo di residenza anagrafica che non sempre coincide con i dati toponomastici del Catasto). A tal proposito, l’ufficio tributi sta invitando i contribuenti ad aggiornare i dati toponomastici del
Catasto mediante una richiesta sul sito dell’Agenzia delle Entrate sezione territorio. Altre incongruenze sono dovute ad una mancata presentazione della
dichiarazione IMU da parte del contribuente nei termini di legge per usufruire di alcune agevolazioni (per esempio la comunicazione del dimezzamento del valore venale delle zone “C”, con emendamento approvato dal Consiglio Comunale nel 2017, assegnazione della casa al coniuge in seguito a
separazione legale, diritto di abitazione a seguito di successione, agevolazione da abitazione principale per pensionati AIRE e militari, comunicazione di coltivatore diretto, soppressione di particelle catastali avvenuta con atti catastali successivi all’anno 2017). Trattasi di dati che non sono in possesso dell’Amministrazione se non vengono comunicati direttamente e tempestivamente dai cittadini. Altresì, si rilevano incongruenze relative a mancato versamento dell’IMU per l’anno 2017 a seguito di errata indicazione da parte del cittadino del codice catastale dell’immobile all’atto del versamento dell’imposta. In ogni caso è sufficiente recarsi presso l’Ufficio Tributi o inviare una pec o una semplice mail agli indirizzi indicati sul sito comunale o ancora effettuare una telefonata negli orari di apertura al pubblico per risolvere velocemente la situazione provvedendo al contempo ad aggiornare i dati per i prossimi invii.



A differenza di quanto affermato nel comunicato del Movimento Cinque Stelle, se il contribuente non dispone più della ricevuta di versamento, l’Ufficio effettua tutte le ricerche possibili tramite le forniture degli F24 per verificare la bontà e correttezza dei dati del versamento che il contribuente conferma di aver pagato, evitando quindi doppi versamenti. Le ricevute dei versamenti sono richieste obbligatoriamente solo per le cartelle dell’Agenzia
delle Entrata. Pretestuoso anche il velato riferimento ad eventuali problemi di bilancio giacché L’Ente da alcuni anni ha attivato un percorso virtuoso di risanamento
che vede i parametri finanziari migliorare di anno in anno a partire dall’assenza di ricorso ad anticipazione bancaria (a differenza di molti
altri Comuni) e dalla crescita del saldo finale di cassa che assieme alla progressiva riduzione dei tempi medi di pagamento (che per l’anno 2021 sono
addirittura negativi nel senso che l’Ente paga mediamente prima della scadenza delle fatture) indicano chiaramente la presenza di un equilibrio
finanziario. Si rassicurano, pertanto, i cittadini invitando chi avesse riscontrato delle inesattezze o semplicemente volesse avere maggiori chiarimenti e
delucidazioni a contattare l’Ufficio Tributi e l’Ufficio Finanziario che è a
completa disposizione.


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