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Gli ambiti territoriali sociali insieme per i bambini ucraini

L’integrazione sociale, in particolare dei minori stranieri, è fondamentale per la società tutta. Non è un fatto di nicchia, non è solo la scelta etica e assistenziale di aiutare delle persone in difficoltà. È il modello di società inclusiva ad essere in gioco. Questa attenzione i due Ambiti Territoriali l’hanno già dimostrata, istituendo stabilmente nel piano povertà di ambito la figura del mediatore linguistico e culturale, nella comune convinzione che l’immigrazione e l’inclusione non è solo emergenza. L’emergenza ucraina, che vede coinvolti minori stranieri a volte accompagnati e a volte no, con il comune vissuto drammatico di venire da un luogo di guerra, non poteva lasciare inerti le due Amministrazioni consortili che nell’alveo del Programma ministeriale PIPPI, a partire dalla settimana prossima, assieme, avvieranno un servizio di presa in carico specializzata per i bambini ucraini e per le famiglie affidatarie, con psicologi, mediatori madrelingua, assistenti sociali e legali, in equipe con i centri per la Famiglia dei due ambiti territoriali sociali.”Il messaggio che vogliamo dare – dichiarano i Presidenti dei due Consorzi, Giuseppe Bellanova (Ambito Br 3) e Antonio Calabrese (Ambito Br 4) – è che nemmeno la guerra e l’emergenza può interrompere un’attenzione speciale nei confronti dei bambini, a cui non basta la grande e meritoria disponibilità delle tante famiglie italiane ad accoglierli, ma va abbinata anche la competenza di interventi personalizzati a cura dei professionisti del servizio sociale, anche per il tramite delle famiglie affidatarie così come adeguatamente formate e supportate dalle equipe dei professionisti del servizio sociale messo a punto per l’occasione”.



“L’approccio competente e professionale deve accompagnare l’amore verso il prossimo, senza il quale la cultura del dono non esplica la sua massima efficacia verso esistenze fragili e indifese come i bambini di guerra. Le scienze sociali, come quelle mediche, nelle rispettive pubbliche amministrazioni di competenza, hanno il dovere di supportare professionalmente e con approccio multidisciplinare le decine di famiglie affidatarie che generosamente si sono offerte alla causa di questi drammatici vissuti”, aggiunge Gianluca Budano, Direttore Generale del Consorzio Ambito Territoriale Sociale Br 3 a nome dell’equipe multidisciplinare che supporterà le famiglie dei 15 comuni aderenti ai due Ambiti Territoriali Sociali e della cabina di regia composta dai coach del Programma Pippi (le Dott.sse Giovanna Denuzzo e Romina Cassano per l’Ambito Br 3, le Dott.sse Mina Campana e Valentina Bejai per l’Ambito Br 4 e il Dott Massimiliano Macagnino, psicologo/psicoterapeuta, Giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce).Un’opportunità per applicare le acquisizioni della ricerca scientifica della metodologia di intervento del Programma PIPPI, sperimentato in questi anni, al fine di garantire un approccio multidisciplinare olistico per una lettura dei bisogni complessi appropriata, in considerazione della varietà, della complessità e multidimensionalità dei bisogni di cui i minori sono portatori, essendo vittime dell’attuale crisi Ucraina.Per chiedere supporto gratuito basterà chiamare i seguenti numeri: 0831779207e 08311771041, per fissare un appuntamento, al fine di programmare interventi personalizzati per questa particolare e complessa forma di affido familiare.


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