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Studenti sanvitesi alla scoperta di Torre Guaceto

Dai banchi di scuola a Torre Guaceto per scoprire la riserva ed imparare a rispettarla con la capitaneria di porto di Brindisi. In occasione della “Giornata del mare e della cultura marinara” gli studenti delle scuole medie di San Vito dei Normanni sono approdati nell’area protetta.

Istituita nel 2017, la “Settimana blu” che va dal 4 all’11 aprile prevede la realizzazione di eventi su tutto il territorio regionale intesi a promuovere e sviluppare presso gli Istituti scolastici la cultura del mare, intesa come risorsa educativa e scientifica, oltre che economica e ricreativa.

Quest’anno il ministero dell’Istruzione ed il provveditorato interregionale per la Puglia, enti organizzatori delle attività nostrane, con la collaborazione della capitaneria di porto di Brindisi hanno scelto di fare tappa nell’area protetta di Torre Guaceto per fare sensibilizzazione presso gli studenti della locale comunità.

I ragazzi delle classi prime del primo Istituto comprensivo sanvitese sono stati accolti dal personale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto e dalle guide ambientali della cooperativa Thalassia. Qui gli studenti hanno avuto modo di approcciarsi, in alcuni casi per la prima volta, al gioiello naturalistico e di confrontarsi con gli uomini e le donne della capitaneria. Importante, l’apporto dato dalla ricercatrice della Facoltà di Biologia dell’Università di Bari, Maria Mercurio, nell’avvicinamento dei ragazzi al tema del valore naturalistico dell’area protetta.

“La Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto rappresenta un luogo di pregio naturalistico da tutelare e rispettare quale fonte di vita e di energia – ha dichiarato il comandante della capitaneria di porto di Brindisi, Fabrizio Coke -, La guardia costiera che è quotidianamente impegnata nello svolgimento delle attività di sorveglianza e monitoraggio dell’area marina e di tutto il litorale per la tutela della biodiversità ha colto la ‘settimana blu’ come occasione per far conoscere tale patrimonio, che appartiene a tutti, ai giovani studenti presenti. Ringrazio anche la dottoressa Mercurio, la cooperativa Thalassia ed il presidente e il direttore del Consorzio di Torre Guaceto per aver accolto con grande entusiasmo l’iniziativa”.



Dopo il momento formativo, gli studenti hanno visitato il centro recupero tartarughe marine di Torre Guaceto dove hanno potuto toccare con mano i danni provocati all’ecosistema mare dall’impatto antropico ed appreso cosa poter fare in prima persona per tutelare gli animali che, come le Caretta caretta ricoverate in riserva, popolano il polmone blu.

“La visita a Torre Guaceto si inserisce pienamente nel progetto di educazione civica attivato per le classi prime del nostro Istituto – ha commentato Maria Antonietta Masiello, docente della scuola sanvitese -, che porterà alla realizzazione di un sito sulla riserva di Torre Guaceto. Un progetto che fa riferimento ai contenuti etici dell’educazione ambientale, non ridotta a semplice studio dell’ambiente naturale, ma come azione che promuove cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo. Il percorso proposto mira a un profondo radicamento territoriale e sottolinea l’integrazione fra Istituzioni, enti e associazioni solidalmente impegnati a diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e della responsabilità verso il patrimonio ambientale”.

Inserito un altro tassello nel lungo percorso per la costruzione di una coscienza ambientale nelle nuove generazioni.

“Siamo sempre pronti ad accogliere le scuole perché siamo certi che solo così possiamo assicurarci che Torre Guaceto e l’ambiente più in generale in futuro vengano più tutelati di quanto non lo siano stati in passato – ha dichiarato Rocky Malatesta, presidente del Consorzio di Gestione dell’area protetta -, un giorno questi ragazzi saranno adulti e prenderanno il nostro posto, dobbiamo concentrarci sulla loro formazione e collaborare con tutte le Istituzioni coinvolte per assicurare loro il supporto necessario e far sì che sviluppino un sentimento di profondo amore e cura nei confronti del bene natura”.


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