A trent’anni dalle stragi di mafia, per ricordare la figura dei due magistrati e delle altre vittime di quel terribile 1992, la comunità sanvitese ha voluto organizzare una Giornata all’insegna della Legalità: lunedì 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, è stata scoperta la targa toponomastica “Via Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” e tenuto un incontro pubblico sul tema “L’eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”.
Ai due magistrati siciliani è stata intitolata la lunga bretella che collega via Brindisi con via Follereau: alla stessa ora in cui, quel 23 maggio del 1992 saltava in aria un pezzo dell’autostrada A29, il sindaco e le altre autorità civili e militari presenti alla cerimonia scoprivano la targa, benedetta poi dall’arciprete don Claudio Macchitella.
Subito dopo, nel Chiostro dei Domenicani, il Sottosegretario di Stato per la Giustizia on. Francesco Paolo Sisto ha riflettuto sul tema dell’incontro, interloquendo pure con i numerosi studenti delle scuole superiori cittadine.
Erano presenti il Vice Prefetto dott.ssa Maria Rita Coluccia, il Questore di Brindisi dott. Annino Gargano, il Comandante provinciale dei Carabinieri col. Vittorio Carrara, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza col. Piergiorgio Vanni, il Comandante della Capitaneria di Porto Cap. di Vascello Fabrizio Coke, il Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Ostuni cap. Gianluca Pierri, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di San Vito dei Normanni cap. Vito Sacchi, il Dirigente del Commissariato di P.S. di Mesagne dott. Giuseppe Massaro e la prof.ssa Maria Conserva, Dirigente Scolastico.
Sempre lunedì, in occasione della “Giornata della Legalità”, la Giunta Municipale di San Vito dei Normanni ha deliberato l’adesione del Comune alla Associazione “Avviso Pubblico” che mette insieme Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie: “Un atto – ha sottolineato il sindaco Silvana Errico – di grande significato che abbiamo voluto adottare proprio in occasione del trentesimo anniversario della strage di Capaci”.