Lettera al Sindaco Errico da parte delle educatrici del Servizio d’integrazione Scolastica di San Vito dei Normanni
“Gentile Sindaco Errico,siamo una parte della comunità educante di San Vito dei Normanni, genitori ed educatori/rici. Non vogliamo alimentare la bagarre sui problemi emersi per la prosecuzione del servizio di integrazione scolastica, insieme a Lei e a tutte le istituzioni locali vogliamo individuare una soluzione. Siamo abituati a mediare, a rivedere le cose da un altro punto di vista, a prenderci cura di chi ci sta vicino. E prendersi cura è pre-occuparsi, occuparsi prima, cercando di prevenire e di premunirsi per eventuali problemi che possano nascere.Un sindaco ha il dovere di prendersi cura di tutti i suoi cittadini, particolarmente di chi ha un bisogno educativo speciale e che si trova in un momento di difficoltà maggiore, costretto a una distanza ulteriore, dopo la pandemia comune affrontata.
Per questo, Sindaco, ti chiediamo di decidere in tempi brevissimi di impegnare nel bilancio di previsione del Comune di San Vito dei Normanni le risorse necessarie per finanziare, come sinora il comune ha fatto, servizio d’integrazione scolastica e prevedere la stessa spesa (pari al 20% che spetta al San Vito dei Normami rispetto all’80% di Brindisi) anche per gli anni a venire. Crediamo che il nuovo Consorzio per la gestione dell’ambito territoriale possa lavorare bene per programmare i servizi sociali locali, articolare nuovi progetti, attrarre risorse e competenze, dare maggiore dignità e continuità anche al nostro lavoro. La direzione comune che la nostra comunità deve intraprendere è quella di integrare servizi di welfare, non di metterli in discussione o tagliarli, per il miglioramento del benessere di tutti i cittadini e soprattutto di chi ne ha più bisogno. Come lavoratori e lavoratrici chiediamo di essere coinvolti in questa progettazione partecipata, non solo di guardare inermi valutazioni spesso superficiali sulla nostra attività. Sei nella possibilità di farlo, e di farlo nei tempi e nei modi che permettano di non interrompere i servizi, garantire gli utenti e tutelare il lavoro. Del resto non chiediamo altro che si facciano le cose come si devono, nel rispetto della qualità del servizio raggiunto ad oggi, nel rispetto del bisogno dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie, nel rispetto della dignità di chi lavora in questo campo da quasi un ventennio con professionalità conclamata. Certi di avere prestissimo delle risposte rassicuranti, ti auguriamo un buon lavoro.”