“Chi ha vinto e chi ha perso”.
Immagine di Copertina: ANSA
Abbiamo chiesto a Uccio Leozaoppa, segretario della Locale Sezione del PD, una valutazione sulle recenti elezioni politiche.
“Chi ha vinto e chi ha perso. Provo anche io a fare una modestissima analisi di quello che è stato il voto nelle ultime elezioni. Non mi addentro nel commentare le percentuali e i decimali dei singoli partiti, poiché molto già si è detto e scritto e non potrei aggiungere niente di più e niente di meglio. Premetto solo che nessun partito ha superato o raggiunto il 30 % che secondo me è la soglia che da’ l’impronta ad una vera vittoria sul campo come per esempio è accaduto ai cinque stelle nella scorsa legislatura . Se poi consideriamo che il risultato dei Fratelli d’Italia così come tutte le altre percentuali raggiunte dagli altri partiti, compreso il PD, sono state ottenute sulla metà quasi degli italiani che avevano diritto al voto, tutto questo risulta essere una piccola foto dai contorni ancora sfocati. Ma non diminuisce ne’ scalfisce la vittoria dei Fratelli d’Italia, per carità, ma è senz’altro una rappresentazione solo parziale della popolazione. L’ astensionismo sta caratterizzando da diverse legislature il voto degli italiani e il prossimo Presidente del Consiglio insieme a tutto il parlamento dovrebbero secondo me riflettere parecchio su questo dato prima di avviare qualsiasi politica. Ha perso però senz’altro Salvini che ha ceduto la metà dei suoi elettori ai Fratelli d’Italia anche se lui fa orecchie di mercante e continua a mostrare il suo bel faccione da Ministro in pectore senza aver fatto i conti con “Giorgia”. Faccio solo due considerazioni. La prima è che nella campagna elettorale appena terminata, tutti i partiti( anche il mio) hanno quasi del tutto ignorato e prestato poca attenzione al mondo giovanile. La mia impressione è stata che i giovani siano stati totalmente estranei a questa campagna elettorale. Non si è parlato infatti per esempio della depenalizzazione della cannabis ( orrore solo citarla) , non si è parlato dello Smart working. Loro, i giovani, sono invece molto interessati al lavoro da remoto. Il tema dello Smart working è diventato anche per molte aziende una occasione importante. Non si è fatto alcun riferimento a quello che gli Inglesi chiamano “ Great Resignation”, un gran numero di persone che hanno lasciato il lavoro e non lo hanno ancora trovato o non vogliono più cercarlo. Dietro tutto questo c’è probabilmente un grande malessere che va studiato e affrontato.
Non hanno parlato di tutti quei ragazzi definiti NEET, giovani che non studiano e non lavorano, disillusi , fuori dal mercato del lavoro e che rischiano di essere marginalizzati definitivamente dalla società. Non hanno parlato di “ ambiente “ e tutti abbiamo visto la grande tragedia accaduta ultimamente nelle Marche. Non hanno parlato per esempio di eutanasia. Non si è poi riusciti ancora a far capire che con il PNRR c’è una straordinaria occasione per la digitalizzazione del paese e per l’ambiente. Si può essere pro o contro a tutto questo ma la politica è il momento in cui si discute di queste cose poiché si discute della vita delle persone e pertanto si è persa ancora una grande opportunità. La seconda riflessione è “Chi ha vinto? “ Ha vinto senz’altro l’avvocato Conte. Non le elezioni, ha vinto nei confronti del fondatore del movimento cinque stelle, Beppe Grillo che dopo aver avuto un “endorsement” negativo definendolo e giudicandolo “ di non avere visione politica ne’ capacità manageriali” ( questo la dice lunga sulle capacità, queste si , del comico di leggere la vita delle persone) è riuscito in pochissimo tempo a recuperare una buona parte di tutto quell’elettorato deluso e che si apprestava ad entrare nel calderone degli astenuti. Un voto espresso è sempre meglio di qualsiasi altra scelta.”