giovedì, Aprile 25, 2024
San Vito dei Normanni

Intervista all’allenatore dell’US San Vito, Giovanni Monna.

A cura di Mauro De Carlo

Una stagione conclusa con la salvezza, conquistata con una giornata d’anticipo. Obiettivo centrato per l’US San Vito e per mister Monna, che fa il bilancio dell’annata vissuta in chiaroscuro.

(D) Il Grottaglie ha vinto il campionato senza sconfitte. Te l’aspettavi?

(R) La squadra è stata costruita (sin dall’agosto scorso) per vincere il campionato. Infatti, a partire dalla prima giornata, non hanno praticamente sbagliato niente, affrontando ogni partita con umiltà e la carica giusta. Anche grazie alla miglior difesa del torneo, hanno chiuso imbattuti. Avere un ottimo reparto arretrato è determinante nei nostri campionati. Devo dire che, senza ombra di dubbio, ha vinto la più costante e la più meritevole.

(D) Proprio contro la capolista due delle più belle gare dei biancoverdi!



(R) Sia all’andata che al ritorno i miei ragazzi si sono espressi in maniera soddisfacente. Abbiamo preparato e impostato le due partite in modo intelligente e accorto: purtroppo il risultato (in entrambe le circostanze un po’ bugiardo) non ci ha sorriso.

(D) C’è più soddisfazione per la salvezza o più amarezza per l’andamento del torneo che, all”inizio, ci si augurava più tranquillo?

(R) L’amarezza c’è: onestamente ci aspettavamo di più. A partire da settembre, una serie di inconvenienti e tanti gravi infortuni hanno determinato molte difficoltà. Il risultato finale non è esaltante ma, per quanto sopra detto, va accettato. Se posso fare una battuta: è il minimo sindacale. 

(D) E quindi?

(R) Ci sarà tanto da riflettere a partire da me, ma non solo. Mi riferisco sia all’atteggiamento che alla preparazione della gara della Domenica. Spesso è mancata la costanza e la giusta concentrazione. Sono rammaricato perché capisco che la dirigenza sperava in un torneo migliore. Mi dispiace anche per tutte quelle persone che hanno trascurato i propri affetti e i propri impegni per seguirci (anche in trasferta), per poi restare delusi. Di tutto questo, ovviamente, assumo la mia parte di responsabilità. 

(D) A proposito di concentrazione. Spesso, in questo campionato, si è verificato “un calo” nel corso delle partite. Partenza buona, buon primo tempo e poi il crollo, come avvenuto contro l’Ideale Bari.

(R) È stato il filo conduttore di questo campionato. Difficile individuare il motivo, ma probabilmente ha inciso la condizione fisica di gran parte dei ragazzi. Non siamo riusciti ad essere costanti per tutti i 90 minuti e, al minimo errore, abbiamo compromesso risultato e partita.

(D) A parte la permanenza, cosa salvi e cosa bocci di quest’annata calcistica?

(R) Salvo il fatto che siamo rimasti nella categoria. Il resto è tutto da rivedere. 

(D) Ed ora i ringraziamenti finali.

(R) Ringrazio, in primo luogo, il presidente Trizza che ha sempre creduto in me e mi è stato molto vicino, soprattutto nei tanti momenti difficili, come del resto il capitano D’Ignazio, insostituibile punto di riferimento. Ringrazio poi i miei collaboratori tecnici: il preparatore atletico Colucci, quello dei portieri Licciulli e il massaggiatore Melacca. La mia gratitudine va anche ai dirigenti e ai collaboratori della società biancoverde (non ne faccio i nomi per evitare dimenticanze).

(D) Un auspicio finale?

Dopo tanti anni a San Vito mi sento biancoverde anch’io. Sono orgoglioso di aver scritto un pezzetto di questa bellissima storia calcistica quasi centenaria. Auguro al calcio sanvitese di raggiungere tanti prestigiosi traguardi. 


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