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Un’emozione chiamata libro ospite Patrizia Rinaldi e la sua Blanca

Questa sera alle ore 21, nel chiostro di Palazzo San Francesco in Ostuni, per la 27ª edizione di “Un’emozione chiamata libro”, evento realizzato dal Comune di Ostuni e affidato per il secondo anno consecutivo all’associazione “Una valle di libri”, un’altra presentazione-evento da non perdere.

Patrizia Rinaldi, autrice dei romanzi che ispirano la serie televisiva BLANCA, presenta il suo romanzo “Guaio di notte” (Rizzoli), dialogando con Anna Maria Romano. Come di consueto in questa 27ª edizione di “Un’emozione chiamata libro”, il dialogo tra Rinaldi e Romano. Prossimi appuntamenti con la kermesse, venerdì 28 luglio con Antonio Caprarica e sabato 29 luglio con Stefano Veneruso e il suo tributo al grande Massimo Troisi.

IL LIBRO

Tra giallo e commedia nera, scivoleremo in uno spassosissimo intreccio degli equivoci, dove nessuno è davvero chi dice di essere e, come nella vita vera, chiunque indossa una maschera per celare ossessioni e desideri inespressi.

A Napoli un guaio molto brutto si dice “guaio di notte”, perché di notte qualsiasi imprevisto si complica. Succede quando la Signora, alla guida di un suv dai vetri oscurati, raccoglie Andrea dalla strada, malmenata e rotta. Due sconosciute che si annusano, e si riconoscono: entrambe devono ricomincia-re da capo. La Signora, segnata da mille cicatrici, è napoletana, porta con eleganza i suoi sessantotto anni e, ora che il marito è morto, sta scoprendo i suoi neri segreti. Come parziale risarcimento per le offese della vita ha scelto una Glock 17. Andrea, lineamenti asiatici, è una ragazza bellissima dal corpo androgino. Sotto i vestiti da uomo nasconde il proprio passato.Le due viaggiano verso Nord, in fuga da tutto, forse anche da se stesse. Approdano, per rifocillarsi, in un lussuoso albergo nelle campagne toscane. Ma la quiete dura poco: in una delle pozze termali vicino all’hotel viene ritrovato il cadavere di uno degli ospiti. La polizia è in alto mare, così la Signora e Andrea, a corto di soldi, si reinventano detective private e si lanciano a risolvere il caso. I guizzi geniali e la natura camaleontica si riveleranno armi potenti, che però potrebbero non bastare. Patrizia Rinaldi porta in scena una storia che sembra fondere Holmes & Watson con Thelma & Louise.

L’AUTRICE

Patrizia Rinaldi è un’autrice italiana nata a Napoli nel 1960. È laureata in filosofia e si è specializzata in scrittura teatrale. Dal 2010 partecipa a progetti letterari presso l’Istituto penale minorile di Nisida. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo la graphic novel Adesso scappa (Sinnos 2014), Federico il pazzo, vincitore del premio Leggimi Forte 2015 e finalista al premio Andersen 2015 (Sinnos 2014), Mare giallo (Sinnos 2012), Rock sentimentale (El 2011), Piano Forte (Sinnos 2009). Per E/O Edizioni ha pubblicato, inoltre, Tre, numero imperfetto (2012), Blanca (2013), Rosso caldo (2014) Ma già prima di giugno (2015) e La danza dei veleni (2019).

“Tra giallo e commedia nera, scivoleremo in uno spassosissimo intreccio degli equivoci, dove nessuno è davvero chi dice di essere e, come nella vita vera, chiunque indossa una maschera per celare ossessioni e desideri inespressi”, spiegano gli editori in una nota, mentre in copertina leggiamo “Una signora napoletana e una ragazza che si finge uomo sono in fuga dal passato. Storie diverse, stesse ferite”.

“A Napoli un guaio molto brutto si dice ‘guaio di notte’, perché di notte qualsiasi imprevisto si complica – riferisce ancora la nota -. Succede quando la Signora, alla guida di un suv dai vetri oscurati, raccoglie Andrea dalla strada, malmenata e rotta. Due sconosciute che si annusano, e si riconoscono: entrambe devono ricominciare da capo. La Signora, segnata da mille cicatrici, è napoletana, porta con eleganza i suoi sessantotto anni e, ora che il marito è morto, sta scoprendo i suoi neri segreti. Come parziale risarcimento per le offese della vita ha scelto una Glock 17. Andrea, lineamenti asiatici, è una ragazza bellissima dal corpo androgino. Sotto i vestiti da uomo nasconde il proprio passato. Le due viaggiano verso Nord, in fuga da tutto, forse anche da se stesse. Approdano, per rifocillarsi, in un lussuoso albergo nelle campagne toscane. Ma la quiete dura poco: in una delle pozze termali vicino all’hotel viene ritrovato il cadavere di uno degli ospiti. La polizia è in alto mare, così la Signora e Andrea, a corto di soldi, si reinventano detective private e si lanciano a risolvere il caso. I guizzi geniali e la natura camaleontica si riveleranno armi potenti, che però potrebbero non bastare. Patrizia Rinaldi porta in scena una storia che sembra fondere Holmes & Watson con Thelma & Louise”.


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