Tra storie, azioni e relazioni, il 15 dicembre al TEX, il Teatro dell’ExFadda, un incontro aperto a organizzazioni, musicisti, ricercatori e formatori per interrogarsi sul futuro della musica tradizionale
Cosa ne sarà della tradizione popolare italiana? Come si trasmette oggi, come si consegna alle nuove generazioni? In quali forme, e in quali luoghi, in dialogo con quali generi musicali e forme d’arte? Sono alcune delle questioni che saranno poste nel corso di “Tradizione vuole: storie, azioni e relazioni per una nuova trasmissione del patrimonio tradizionale italiano”, la grande assemblea aperta voluta dalla World Music Academy, centro sperimentale di formazione diretto dal Maestro Vincenzo Gagliani a San Vito dei Normanni, Brindisi.
“Tradizione vuole” si terrà venerdì 15 dicembre, con inizio alle 18, al TEX, il Teatro dell’ExFadda di San Vito dei Normanni, con una diretta streaming sui canali social della World Music Academy. Sarà un grande momento di condivisione in cui i protagonisti della scena tradizionale italiana potranno cercare nuove sinergie e confrontarsi su strumenti nuovi di formazione, produzione e relazione, in ascolto rispetto alle istanze dei giovani artisti partecipanti.
L’assemblea darà spazio alle storie di musicisti, ricercatori, insegnanti, produttori, etichette discografiche, organizzatori, promotori e testate giornalistiche, indagherà le azioni possibili in ambito di formazione e produzione (percorsi formativi, bandi istituzionali, organizzazioni di fiere, eventi e festival) e proverà a creare nuove reti di relazioni e alleanze strategiche tra soggetti pubblici e privati, per rompere l’isolamento in cui molto spesso queste realtà si trovano a lavorare.
“Tradizione vuole” si aprirà con il racconto dell’esperienza di Nuova Generazione Trad, progetto a cura della World Music Academy aggiudicatario del bando triennale del Ministero della Cultura per l’erogazione del Fondo Unico per lo Spettacolo. Da due anni Nuova Generazione Trad prosegue e intensifica il lavoro di formazione della stessa WMA attraverso laboratori, residenze, feste, incontri, concerti e trasferte nei luoghi – definiti non a caso “giacimenti” – della tradizione popolare italiana.
Coinvolgendo artisti, ricercatori e formatori da ambiti e forme d’arte differenti, Nuova Generazione Trad ha già dimostrato quanto la tradizione popolare italiana sia vivace, dinamica, capace di una contaminazione generativa e feconda che fa da ponte tra generazioni. Oggi la tradizione continua ad attraversare luoghi canonici come scuole e conservatori, piazze, festival e feste popolari, ma si manifesta anche in posti apparentemente inusuali come club, dance floor, strade, studi di registrazione e ovviamente sul web, in uno scambio forse più imprevedibile e difficile da mappare rispetto al passato, ma anche più stimolante. Fondamentale, nei percorsi proposti da Nuova Generazione Trad, è l’approccio al suono della tradizione come espressione di una lingua universale in grado di attrarre anche musicisti che provengono da altri percorsi musicali, in un rimescolamento reciproco.
Nel corso di “Tradizione vuole”, l’esperienza di Nuova Generazione Trad potrà confermare i radicali processi di cambiamento già in atto in ambito tradizionale, ma anche rappresentare l’innesco per l’individuazione e la discussione di un nuovo modello di apprendimento sperimentale. Un modello che sia in grado di integrare modalità formali e informali, in cui la dimensione performativa è sia strumento di crescita che obiettivo pienamente formativo per le giovani generazioni di artisti e musicisti.
È importante sottolineare come interrogarsi sul destino del patrimonio tradizionale italiano significhi affrontare questioni culturali, sociali ed economiche che attraversano le relazioni tra generazioni su tutto il territorio nazionale. Riflettere sul futuro della musica tradizionale italiana è fondamentale per rinnovarne il senso e il valore, per farne una forma artistica del contemporaneo in grado di raccontare ancora chi siamo. Un passaggio che va fatto collettivamente, con una presa di coscienza da parte degli attuali interpreti della tradizione rispetto al ruolo che possono giocare attivamente nei confronti dei più giovani, per raccogliere le necessità espressive e le reali esigenze formative di questi ultimi.
Tra le adesioni già confermate a “Tradizione vuole” troviamo artisti, musicisti, danzatori, ricercatori, etichette musicali, produttori, formatori e diversi partner già coinvolti dal progetto Nuova Generazione Trad. Tra questi: Vincenzo Santoro (ANCI), Mauro Durante (Canzoniere Grecanico Salentino), Conservatorio Tchaikovsky, Rachele Andrioli, Davide Ambrogio, Fabrizio Nigro, Massimiliano Morabito, Andrea de Siena, Vincenzo Gagliani, Fabrizio Piepoli, Giuseppe Bortone (Zerozeronove), Last Floor Studio, Salvatore Esposito (Blogfoolk), Comune di San Vito dei Normanni, Bartolo Longo e Maria Cristina Tanzi (Inextradio Luoghi Comuni), Federico Laganà (Kalàscima), Giulio Fonseca (Go Dugong), Giuseppe Moffa, Fabio Scopino (Italian World Beat – Napoli World), Davide Fasulo, Walter Laureti, Ezio Schiavulli (Network internazionale Danza Puglia), Mattia Dell’uomo (Trillanti), Future Tradizioni. Altre adesioni in arrivo nei prossimi giorni