Il ponte dell’Epifania, dal punto di vista del turismo, sarà in linea con quelli degli anni scorsi, con gli anni precedenti alla parentesi pandemica. Anche ad Ostuni, come nell’intera valle d’Itria e nell’entroterra del Nord Salento, gli alberghi sono pressoché pieni e i dati raccontano di una parentesi più bassa nel weekend natalizio ed in linea con gli anni precedenti al Covid, sia a Capodanno, sia all’Epifania.
Dunque «Natale con i tuoi», si era annunciato già all’Immacolata (e così è stato), prevedendo anche il ritorno del turismo nel Capodanno 2023-2024, flusso che è tornato – come rilevato in questi giorni – ai livelli pre-covid.
Tanto era stato annunciato già nei giorni scorsi anche da Asso Hotel di Confesercenti: «Il 2023 si è concluso con un incoraggiante aumento del 3% delle presenze nelle strutture ricettive rispetto al 2019, l’ultimo anno prima dell’irruzione della pandemia – si legge nella nota -. Questo dato positivo è ancor più significativo se consideriamo l’aumento dei costi finanziari e l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie, nonostante tali sfide». Per quanto riguarda la Valle d’Itria e l’Alto Salento il dato delle presenze è positivo anche grazie agli interventi delle amministrazioni nel settore cultura e spettacolo: «Le strutture ricettive nelle aree rurali e collinari di Carovigno, Ostuni, San Vito dei Normanni e Ceglie Messapica si sono posizionate ai vertici della classifica delle preferenze per le vacanze», concludono da Asso Hotel.
Nella Città Bianca è possibile tracciare un bilancio di quanto accaduto sotto il profilo turistico nel periodo natalizio con Oronzo Sasso, direttore del Hotel Monte Sarago: «Possiamo confermare che le vacanze di Natale sono state altalenanti sotto il punto di vista delle presenze – afferma Oronzo Sasso dell’hotel Monte Sarago nella Città Bianca -. Nel weekend di Natale abbiamo registrato presenze al di sotto della media di altre annate, mentre possiamo confermare – prosegue Sasso – che Capodanno è tornato ai livelli del San Silvestro 2019/2020, sia come occupazione alberghiera che come partecipazione al tradizionale cenone di fine anno».
Per il ponte della Befana, ultima grande festa prima dell’avvio della nuova stagione turistica, i numeri sono stabili ed in linea con ultimi anni. «Il lungo ponte dell’Epifania è in linea con i tassi di occupazione degli anni pre covid – sottolinea Oronzo Sasso -. Le presenze sono in prevalenza di turisti italiani, pochi gli stranieri, la loro assenza è dettata dal pesante ridimensionamento del numero dei voli provenienti dall’estero sugli aeroporti pugliesi in particolar modo quello di Brindisi».