Il Comune non si costituisce parte civile nel processo The Wolf Comunicato Stampa Gruppi Minoranza
Silvana Errico nel 2011, in qualità di consigliera di opposizione, esce dall’aula e protesta quando il Sindaco di allora, Alberto Magli, difendeva un singolo presunto usuraio e grida allo scandalo.
Nel 2024 da Sindaco non si costituisce parte civile nel processo che ha visto vittime diversi cittadini e imprenditori sanvitesi. Ma analizziamo meglio la sequenza dei fatti.
1.L’amministrazione di San Vito non ha ritenuto necessario costituirsi parte civile nel processo in questione prima della mozione presentata dalle opposizioni.
2 La decisione di costituirsi parte civile nei processi di mafia è prevista dallo Statuto del Comune, a maggior memoria di una radicata tradizione di legalità e di contrasto alla criminalità che la città ha acquisito e conservato dagli anni in cui ogni notte scoppiavano bombe.
3 L’Amministrazione ha calendarizzato la seduta di Consiglio in cui si doveva discutere la mozione sottoscritta da M5S, PD e liste Civiche sulla costituzione di parte civile nel processo per mafia il giorno dopo la scadenza dei termini per farlo. Risultato: mozione approvata dopo lunga discussione a termini decorsi.
Questi i fatti.
Coincidenza, scelta politica o il centrodestra maschera forse situazioni di grave imbarazzo o, peggio ancora, di sottovalutazione e superficialità? Oppure per Sindaco e assessori gli equilibri per la conservazione di ruoli e poltrone non vanno compromessi sollevando questioni del genere che pure manifestano conflitti etici piuttosto ingombranti? I dubbi sono legittimi.
Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Insieme, Ora Tocca a Noi, Italia in Comune