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San Vito non dimentica la strage di Via D’Amelio

La Comunità di San Vito dei Normanni, da lungo tempo in prima linea sul fronte della lotta alla criminalità organizzata, non dimentica il sacrificio del giudice Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, vittime della strage di mafia consumatasi in via d’Amelio a Palermo trentadue anni addietro.



Se quel terribile evento attende ancora risposte definitive dalla aule giudiziarie, la risposta certa e di condanna dell’opinione pubblica e della società civile non teme ripensamenti, perché oltre le verità da accertare la lotta al crimine organizzato resta punto nodale della crescita di una città. Questa Comunità lo ha ribadito di recente, nel mese di maggio scorso, quando in perfetta sintonia con la giornata odierna ha voluto “non dimenticare” gli altri giudici (Giovanni Falcone e Francesca Laura Morvillo) e la loro scorta (Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo) uccisi dalla mafia.


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