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ASL Brindisi: Al via l’anticorpo gratuito per proteggere i neonati dall’RSV

A partire dal 7 novembre, la ASL Brindisi ha avviato una nuova campagna sanitaria: la somministrazione dell’anticorpo monoclonale contro il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV). Questo anticorpo, somministrato gratuitamente, è pensato per prevenire le infezioni delle basse vie respiratorie nei neonati, una protezione essenziale per evitare complicazioni legate alla bronchiolite. Questa infezione è infatti la principale causa di ospedalizzazione per i bambini sotto l’anno di vita, e la nuova misura di prevenzione mira a ridurre significativamente i ricoveri e i rischi di complicazioni.

A chi è rivolta la campagna

L’iniziativa della ASL Brindisi prevede la somministrazione dell’anticorpo monoclonale in due modalità:

Questa campagna vuole offrire una copertura protettiva a una coorte molto ampia di bambini, puntando a un’importante riduzione dei casi di bronchiolite e delle complicazioni correlate.



La progressiva estensione della campagna

Il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Stefano Termite, ha spiegato che l’estensione dell’offerta è legata sia all’andamento della campagna di immunizzazione sia alla disponibilità delle dosi. Se la campagna procederà secondo i piani, la somministrazione potrà essere offerta su base volontaria anche ai nati nel mese di giugno 2024. Successivamente, si valuterà la possibilità di estenderla ai mesi precedenti fino a coprire, dove possibile, l’intera coorte di nati nel 2024.

Un’importante misura di prevenzione

L’avvio della somministrazione dell’anticorpo monoclonale nella ASL Brindisi rappresenta un passo importante per la tutela della salute dei neonati e dei bambini fragili. L’obiettivo principale è ridurre l’incidenza delle infezioni da Virus Respiratorio Sinciziale e, di conseguenza, anche il numero di ricoveri ospedalieri, migliorando la qualità della vita dei più piccoli e delle loro famiglie.

La campagna rispecchia l’impegno della ASL Brindisi nel rafforzare le misure di prevenzione e di cura per i neonati e rappresenta un modello di prevenzione attiva che potrà, in futuro, fare da esempio per altre realtà sanitarie.


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