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Il 4 novembre, festa nazionale più che mai attuale

Sulle note dell’Inno di Mameli si sono concluse questa mattina le manifestazioni del 4 novembre, Festa dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze armate. La notevole partecipazione ha confermato quanto questa giornata sia nel cuore di tutti gli Italiani ed a San Vito dei Normanni essa ha preso l’avvio da piazza Leonardo Leo con il corteo.

Preceduto dal Gonfalone del Comune, con le bandiere delle diverse Associazioni Combattentistiche e d’Arma, ed al suono delle musiche proposte dalla banda, il corteo, con le autorità civili, militari e religiose e con la partecipazione di rappresentanze delle Associazioni di volontariato, degli studenti delle scuole sanvitesi e di numerosi cittadini, ha raggiunto il Monumento ai Caduti.

Primo atto solenne, qui giunti, la deposizione della Corona secondo il cerimoniale, al suono de “La leggenda del Piave”, vera icona musicale del periodo storico, che ha dato origine a questa Festa nazionale. Quindi l’Onore ai Caduti e gli interventi del Presidente del Consiglio Comunale dei ragazzi; degli studenti delle scuole superiori presenti nella Città; del Capitano Vito Sacchi, Comandante la Compagnia CC di S. Vito dei Normanni; del sindaco di San Michele Salentino, Giovanni Allegrini; e del Sindaco della Città di San Vito dei Normanni, Silvana Errico, nelle cui parole sono compendiate le ragioni della Festa e della particolarità della celebrazione di essa a San Vito dei Normanni.



«È la Festa nazionale che sentiamo forse più vicina ed occorre che se ne faccia degna memoria, perché tanti di noi ancora ricordano, proprio davanti a questo monumento, i reduci della Prima guerra mondiale e diverse donne a lutto stretto perché – come hanno scritto gli storici – “giovani partirono da ogni famiglia d’Italia ed ogni famiglia ne ha perduto almeno uno”», ha esordito il sindaco, che ha osservato: «Fino a non molto tempo addietro, dunque, davanti a questo monumento, ogni famiglia aveva i suoi motivi di ricordo luttuoso legato a quella che Benedetto XV chiamò per primo l’ “inutile strage”, perché ogni guerra è tale. “La guerra è ignobile”, gli ha fatto eco papa Francesco in questi giorni, guardando a ciò che sta accadendo in Europa e nel bacino del Mediterraneo – ha ripreso il Primo cittadino -, dove abbiamo sperimentato anche cosa siano le Forze Armate, le nostre Forze Armate, impegnate in missione di pace a livello internazionale».

E ancora: «Ciò che appare evidente è che questa Festa nazionale ci impegna a riflettere sulla necessità della pace, sulla importanza di percorsi che educhino alla Pace – ha detto il sindaco Errico -. E San Vito su questo versante è fortemente impegnata, non perché sia riconosciuta come “Città di pace” o la bandiera della Pace sventoli sul Palazzo di Città, ma perché sente la necessità dell’educarsi a questo bene prezioso per l’umanità e promuove quanto nelle sue possibilità perché sentimenti di pace siano praticati ad ogni livello. Essere la patria di Giuseppe Lanza del Vasto è impegno da onorare e poi, a ben guardare, l’impegno dei percorsi di pace ce lo impone la storia cittadina – ha proseguito -. Come ogni anno, infatti, siamo qui, comunità sanvitese e comunità sammichelana, ma un tempo unica municipalità, a fare comune memoria di pagine luminose per la nostra patria, ma luttuose per ogni famiglia».

E concludendo il sindaco Errico ha aggiunto: «Questa memoria comune passa per il sacrificio di tanti giovani; testimonia che ci si può spendere per ideali più alti; delinea un orizzonte ampio che si chiama impegno per la pace e la presenza degli studenti proprio esso intende indicare. Sia comune, dunque, l’impegno a farci testimoni di pace, ad educarci ad essa, nella convinzione, ad oltre 100 anni dalla fine della guerra, che questi nostri concittadini non siano morti invano».

Il “De Profundis” recitato dal Parroco della chiesa matrice, don Claudio Macchitella, ha concluso il momento celebrativo solenne innanzi al Monumento ai Caduti e con la stessa solennità ed eguale raccoglimento, il Corteo si è ricomposto, rientrando in piazza per il definitivo scioglimento sulle note dell’Inno nazionale.

Comunicato stampa


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