sabato, Dicembre 21, 2024
Dalla ProvinciaSan Vito dei Normanni

Discarica di Autigno: allarme ambientale e richieste di chiarimenti

Negli ultimi giorni, l’attenzione pubblica si è concentrata sulla discarica di Autigno, già al centro di controversie ambientali. La recente notizia di un possibile ampliamento delle attività nel sito ha suscitato preoccupazione tra i residenti e le istituzioni locali. A sollevare dubbi e interrogativi è stato il comitato “La Voce del Cittadino”, che ha inviato una lettera alla sindaca di San Vito dei Normanni, Silvana Errico, chiedendo chiarimenti sulla situazione.

Il comitato, ricordando una vicenda simile del 2018, ha ribadito la necessità di trasparenza sulle iniziative che coinvolgono un’area già segnata dalla presenza di discariche come Autigno e Formica. Nella missiva si legge: “Poiché non vorremmo tornare indietro nel punto in cui ci siamo lasciati, ci sembra lecito ed opportuno CHIEDERE se corrispondono al vero le notizie riportate dalla stampa locale e quali, nel caso, le iniziative che Lei nella sua qualità di responsabile in capo della situazione sanitaria del nostro Paese voglia mettere in campo, al fine di rassicurare la comunità sanvitese circa i rischi per la salute pubblica e di tutela dell’ambiente, che tale decisione comporterebbe.”

A queste preoccupazioni si aggiunge la denuncia del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli, che ha definito la situazione una “bomba ecologica” a soli 3 km dall’oasi naturale di Torre Guaceto. Caroli ha presentato una richiesta di audizione all’assessore regionale all’Ambiente, Serena Triggiani, sollecitando un sopralluogo per valutare l’urgenza degli interventi necessari. “A soli tre km dall’oasi naturale di Torre Guaceto, si trova un’altra ‘oasi’ che rappresenta una bomba ecologica”, ha affermato Caroli, riferendosi al sito, “chiuso da tempo ma mai completamente messo in sicurezza né bonificato”.

Lo scorso fine settimana, il consigliere, accompagnato da rappresentanti istituzionali locali, ha visitato la discarica, riscontrando gravi problematiche. Tra queste, cumuli di rifiuti esposti agli agenti atmosferici che generano infiltrazioni pericolose per l’ambiente e l’agricoltura circostante. Caroli ha sottolineato come questa condizione rappresenti un rischio anche per la falda acquifera e abbia aggravato la gestione dei rifiuti, costringendo a soluzioni dispendiose con smaltimenti in altre province.



Sul fronte delle soluzioni, il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, ha annunciato che un finanziamento di 3,3 milioni di euro è stato destinato alla messa in sicurezza della discarica, con ulteriori 40 milioni previsti per la bonifica completa. Tuttavia, i tempi previsti per il ripristino sono lunghi: fino a cinque anni per far ripartire il ciclo dei rifiuti. Una tempistica che Caroli ha definito insufficiente per fronteggiare l’emergenza.

La questione, che tocca sia l’aspetto ambientale sia quello della salute pubblica, resta al centro dell’attenzione delle comunità locali e delle istituzioni, con richieste di interventi concreti e tempestivi da parte delle autorità competenti.


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