San Michele Salentino: Memoria e impegno contro le mafie
In un clima di riflessione e determinazione, il Comune di San Michele Salentino ha organizzato la Giornata della Memoria e del Ricordo delle Vittime Innocenti delle Mafie, un evento carico di significato volto a onorare chi è stato brutalmente sottratto dalla violenza mafiosa e a infondere nuovo coraggio per un futuro di legalità e giustizia.
La manifestazione, realizzata in collaborazione con la cooperativa sociale “Se Puede” – che gestisce l’immobile confiscato di via della Repubblica – ha rappresentato un momento fondamentale per la comunità. Per la prima volta, San Michele Salentino ha commemorato due suoi concittadini, vittime innocenti delle mafie: Marcello Palmisano, ucciso nel 1995 a Mogadiscio, e Michele Lerna, assassinato nel 1997 proprio nella città. Questi nomi, simbolo di un dolore che ha attraversato gli anni, hanno assunto oggi un nuovo significato, testimonianza del coraggio di chi, pur nella tragedia, continua a lottare per la giustizia.
L’evento, unico nel suo genere organizzato quest’anno da un ente pubblico nella provincia di Brindisi, ha visto la partecipazione attiva di numerosi rappresentanti istituzionali e della società civile. Tra i presenti figuravano i familiari delle vittime, il vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia on. Mauro D’Attis, il Prefetto di Brindisi Luigi Carnevale, il Questore Giampietro Lionetti, il Maresciallo Argentino Similmeo della stazione dei Carabinieri, la consigliera provinciale Rosalia Fumarola, il sindaco Giovanni Allegrini, la presidente del Consiglio comunale Marianna Matarrese, nonché i consiglieri comunali. L’evento ha inoltre visto la partecipazione della presidente della cooperativa “Se Puede” Micaela De Marco, della referente di Libera Rosanna Picoco, del garante dei diritti delle persone con disabilità Lorenzo Basile e dell’amministratore parrocchiale don Roberto Ligorio.
Un aspetto particolarmente toccante della giornata è stato il coinvolgimento dei più giovani. I ragazzi di due classi di seconda media dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII”, accompagnati dai loro docenti, hanno realizzato due reel, pubblicati sui profili Instagram del Comune e de La100Lab, nei quali hanno espresso il valore dell’impegno, del coraggio e della lotta alla criminalità. Questa iniziativa ha offerto una prospettiva fresca e coinvolgente, dimostrando come la memoria delle vittime possa trasformarsi in un potente messaggio di speranza per le future generazioni.
L’associazione Attacco Poetico ha aggiunto un tocco di emozione e arte alla commemorazione, rendendo omaggio alle vittime con un muro di poesia. Tra le citazioni proposte, un verso del celebre poeta Nazim Hikmet ha risuonato particolarmente: “C’è un albero dentro di me trapiantato dal sole, le sue foglie oscillano come pesci di fuoco, le sue foglie cantano come usignoli, in me il tempo rimane”. Questo tributo poetico ha sottolineato come la cultura e l’arte possano diventare strumenti di resistenza e memoria, in grado di mantenere vivo il ricordo di chi ha sofferto per la mafia.
Ad ornamento dell’androne del palazzo di via della Repubblica, un albero di ficus è stato piantato come simbolo tangibile di memoria e resistenza. Lo stesso albero che, in altre vicinanze, ricorda il luogo in cui un tempo cresceva vicino alla casa del giudice Giovanni Falcone, il quale perse la vita nel 1992 a causa della mafia. Questo gesto ha rappresentato un invito a coltivare il seme della legalità, affinché la memoria delle vittime si trasformi in un impegno concreto per un futuro senza violenza.
La Giornata della Memoria e del Ricordo delle Vittime Innocenti delle Mafie ha così saputo unire passato e presente, dolorose memorie e speranze future, in un abbraccio collettivo rivolto alla legalità e al coraggio. Un impegno che, grazie alla partecipazione attiva di istituzioni, associazioni e giovani, lascia presagire una comunità determinata a non dimenticare e a lottare, insieme, per un domani migliore.