domenica, Dicembre 22, 2024
San Vito dei Normanni

Interventi sulla Basilica di Santa Maria della Vittoria

Continua l’opera di manutenzione ordinaria e straordinaria della Basilica Santa Maria della Vittoria intrapresa fin da quando è stato nominato Arciprete-Parroco il solerte don Claudio Macchitella.

Opere che per la loro vastità e per il ritardo accumulatosi hanno richiesto uno sforzo economico non indifferente ed un lungo tempo di attuazione.

Tra le più rilevanti opere delle tante effettuate è da sottolineare la messa in funzione, pochi mesi addietro, di un sistema di videosorveglianza all’interno della Basilica realizzato dalla Ditta Bellucci di Martina Franca ed il ripristino dell’impianto d’allarme da tempo ormai non più funzionante.

Si è provveduto a posizionare una nuova e più confacente illuminazione interna della Basilica istallando ben 37 fari a led che fanno risaltare ancor di più l’altare maggiore, le statue, le immagini, i dipinti sacri e quant’altro.

E’ cronaca di questi giorni la riparazione della grande campana, (una delle tre campane esistenti, la più grande, battezzata “Vittoria”, le altre due più piccole sono state battezzate “Santa Filomena” e “San Vito”) con la sostituzione del batacchio, rotto da diversi mesi, il quale con la sola riparazione provvisoria adottata, non aveva dato il risultato desiderato.

Alla messa in opera del nuovo batacchio ha provveduto la stessa Ditta Bellucci che, già su commissione sempre di don Claudio, appena arrivato nell’ottobre 2017, aveva riparato il motore da qualche tempo ormai non più funzionante, riprendendo il suono a distesa dello stesso campanone.

Finalmente la grande campana torna a far risentire i suoi richiami con rintocchi o con un grande scampanellio, udibile in tutta S.Vito, con somma soddisfazione di tutti i fedeli.

Ed ancora la manutenzione del grande organo eseguita dalla Ditta Organaria Isontina fatta giungere appositamente da Villa Vicentina (Udine), la quale ha anche provveduto alla regolazione della parte elettronica dell’organo con la sistemazione di alcune canne che ormai non suonavano più, ed accordando anche tutto lo strumento.

Anche questa operazione ha richiesto un notevole impegno economico.



Infine, è stato risistemato il tamburo d’ingresso in legno effettuato, lavoro effettuato con la competenza tecnica e da falegnami provenienti da San Pietro Vernotico. Considerata la sua grandezza e il tempo necessario per l’eliminazione dei tanti strati di vecchia vernice, ha necessitato di una spesa molto consistente.

Inoltre, si è provveduto anche alla sistemazione del pavimento dell’ingresso considerato che in alcuni punti era molto consumato per il secolare passaggio di tanti fedeli.

Don Claudio, già da questa estate, ha dotato la chiesa di un nuovo confessionale proveniente dalla Chiesa Cattedrale di Brindisi, al fine di avere un luogo più dignitoso e circoscritto per mantenere la riservatezza del Sacramento della Confessione.

Ha anche fatto posizionare un piccolo scivolo in ferro all’esterno della soglia d’ingresso, la cui altezza non consentiva un agevole ingresso in Basilica ai diversamente abili con le loro carrozzine. Questa soluzione, adottata al fine di eliminare la barriera architettonica, era da noi già stata segnalata nelle pagine di questo giornale e che è stata immediatamente adottata dal nostro Parroco.

Tra l’altro si può notare sulla facciata della Basilica lo stemma a forma di scudo disegnato e fatto posizionare da don Claudio giusto un anno fa in occasione del Ventesimo anno dell’elevazione della nostra Chiesa Madre a Basilica Pontificia.

Nel bellissimo stemma, sormontato dal Gonfalone Pontificio, sono raffigurati il monogramma mariano (titolo Mariano della Basilica) sormontato da una corona di otto stelle e circondato da un’altra corona formata da 12 stelle, un ramo di palma (palma della Vittoria), un cane (simbolo di San Vito) in campo rosso (martirio di San Vito). Sul retro, accostate con i congegni verso l’alto, le Chiavi di Pietro che ci creano il legame con il Romano Pontefice. In un cartiglio svolazzante sottostante è riportato il motto in lettere maiuscole: CAELITUS VICTORIA.

Inutile dire che non è mancata, e non mancherà ancora, la partecipazione dei fedeli nel contribuire con le loro offerte a raccogliere le risorse che si sono rese necessarie e che ancora necessiteranno per ulteriori lavori indispensabili per la cura e conservazione della nostra splendida Basilica di Santa Maria della Vittoria.

Nuccio Carriero


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