lunedì, Dicembre 23, 2024
San Vito dei Normanni

Il dopo Primarie, ne parliamo con Uccio Leozappa

Foto di copertina: Italia Oggi

Abbiamo voluto incontrare ancora Uccio Leozappa, il segretario del circolo PD di San Vito a seguito delle votazioni per la elezione del segretario nazionale per porre alcune domande.

D. Allora come sono andate queste votazioni?
R. Prima di rispondere alla domanda, permettetemi di ricordare il terribile naufragio a largo delle coste calabresi, avvenuto proprio nella stessa giornata delle Primarie. Queste tragedie spezzano le vite di bambini, donne e uomini la cui unica colpa è quella di una speranza di vita migliore: non dovrebbero mai accadere. Non saprei quali preghiere recitare e spero vivamente che, chi ha il dono della fede, trovi la forza di farlo. Dal Governo, invece, più che umanità, ho visto giudizi come “non sarebbero dovuti partire”. Frasi che trovo davvero fuoriluogo, irrispettose nei confronti delle vittime e non risolutive per il futuro.
Vengo alla domanda. Devo dire che nonostante le cattive Cassandre, che prefiguravano un flop per le Primarie, abbiamo riscontrato un risultato più che soddisfacente. Soprattutto se guardiamo al contesto odierno, in cui la propensione delle persone ad andare a votare è bassissima, vedi il forte astensionismo delle ultime elezioni. Gli elettori hanno scelto la giovane Elly Schlein che distacca di poco Stefano Bonaccini. Quello che mi rende più soddisfatto è stato l’entusiasmo della gente che è venuta a votare, consapevole di partecipare ad un evento straordinario e con la voglia di riprendersi il partito. Sono anche molto contento di aver rivisto concittadini che, in questi ultimi anni, si erano allontanati.

D. Cosa cambia adesso nel PD?



R. Elly Schlein ha un grande sfida davanti a sé. Cambierà il gruppo dirigente, dovrà ricostruire il partito, ascoltare i militanti nei circoli, interpretare i bisogni reali delle persone e far riavvicinare tutti coloro che per ragioni diverse si sono allontanate dal partito o, peggio, coloro che hanno rinunciato a votare.
Mi sembra una leader capace di cambiare la prospettiva del Partito Democratico. La nuova segretaria ha più volte indicato gli obiettivi e le lotte che intende portare avanti: cito il precariato, le retribuzioni, la scuola, la sanità, l’ambiente. Tutte tematiche molto sentite dal popolo del PD. Spero che Elly Schlein scelga altri giovani per la sua squadra e mi piacerebbe che anche Bonaccini continuasse a essere una risorsa per il PD. Ha dimostrato non solo di essere un eccellente amministratore ma anche di possedere grandi doti di aggregazione.
Certo, il ruolo del PD in questa Legislatura resterà quello di fare opposizione, ruolo che cercheremo di assolvere nel migliore dei modi. Per i prossimi anni, però, sono sicuro che ci saranno belle sorprese in altri ambiti.

D. Come vedi il futuro dei giovani sanvitesi?

R. Qui rischio di sembrare pessimista, ma bisogna guardare in faccia la realtà se si vuole cambiarla. Roberto Covolo, che noi abbiamo candidato come Sindaco nelle ultime amministrative, ha fatto per diversi anni un lavoro eccezionale. Ha dato a molti giovani sanvitesi la possibilità di crescere, di impegnarsi nel sociale e in alcuni casi di avviare delle attività. Prima di lui c’è stato il compianto Lorenzo Caiolo, che ha profuso tante energie verso i giovani. Oggi molti giovani vedono il proprio futuro lontano da San Vito, purtroppo. Ho letto recentemente che la popolazione della nostra comunità si è ridotta a poco più di 18 mila abitanti e la tendenza non sembra fermarsi. Al contrario la vicina Carovigno è in crescita e, prevedibilmente, nei prossimi anni ci raggiungerà e supererà.
I giovani sanvitese vanno via per studiare all’Università e molti altri scelgono di abbandonare la comunità per lavoro. Credo si potrebbe lavorare sulla creazione di lavoro e sul miglioramento della qualità della vita, per essere più attrattivi. Chi sceglie di restare e magari ha voglia di avviare una attività per proprio conto trova mille ostacoli da affrontare: una burocrazia allucinante e autorizzazioni amministrative lentissime, solo per citarne alcune. Da anni a San Vito si soffre questo disagio. So benissimo che le amministrazioni non hanno molti margini di manovra per arginare questo fenomeno. Ma quei pochi strumenti che ci sono non sono utilizzati. Mi sembra che il focus sia soprattutto garantire la conservazione dello status quo. E con questo approccio non si costruisce un futuro migliore.


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