Piero Parisi respinge al mittente le accuse di razzismo e offese: il Presidente della Nuova Sanvito Basket in difesa della società
Il presidente della Nuova Sanvito Basket, Piero Parisi, ha rilasciato un video messaggio in risposta alle accuse diffuse da alcune testate, riguardo agli eventi verificatisi durante la recente partita. Con tono fermo e deciso, Parisi ha respinto ogni accusa di cori razzisti e offese, definendole infondate e strumentalizzate a fini diffamatori.
Durante il video, il dirigente ha ricordato che la partita disputata il giorno precedente si è svolta in un clima di forte tensione, emotività e ansia. Pur ammettendo che in alcuni momenti il match abbia assunto toni particolarmente crudi, la società si è assunta la responsabilità per il comportamento incontrollato, ma ha escluso categoricamente qualsiasi riferimento a cori di natura razzista. Il presidente ha sottolineato, infatti, che non sono stati riscontrati comportamenti discriminatori sul campo e che, in ogni caso, non è stato avvistato alcun giocatore straniero che potesse essere oggetto di insulti.
Parisi ha anche chiarito che l’uso del termine «zingaro», menzionato in alcuni resoconti, non intendeva fare riferimento a cori razzisti, bensì è stato frainteso e strumentalizzato. Il video, ha affermato il presidente, è stato concepito per difendere non solo la propria immagine, ma anche quella della società e dell’intero territorio di Sanvito.
Inoltre, il dirigente ha richiamato l’attenzione su altri episodi accaduti durante una partita in trasferta a Lecce, dove la squadra ha subito cori ben più pesanti – pur non essendo di carattere razzista – che hanno provocato trattamenti inadeguati nei confronti dei tesserati. Secondo Parisi, la reazione eccessiva dei tifosi ha contribuito ad amplificare una situazione già tesa, ma la società continuerà a farsi carico delle proprie responsabilità senza permettere che l’episodio venga strumentalizzato a fini diffamatori.
Concludendo il messaggio, il presidente ha invitato a porre fine alle polemiche, ribadendo che «chi ha vinto ha vinto e chi ha perso ha perso», e ha chiarito la questione dei «pupazzetti appesi». Secondo Parisi, tali oggetti – vestiti da pagliaccetti e contrassegnati con numeri – erano stati esposti per segnalare un episodio di aggressione, per il quale il responsabile era già stato sanzionato con una squalifica di cinque partite, e non rappresentavano in alcun modo un simbolo di impiccagione.
Sanzioni alla società avversaria e al tesserato
Nella gara di andata, la società avversaria, A.S.D. Pallacanestro Lupa Lecce, ha subito severe sanzioni. In particolare, l’organizzazione ha ricevuto un’ammenda di 100 euro per minacce ed offese collettive e frequenti rivolte dal pubblico nei confronti degli arbitri, conformemente a quanto previsto dall’art. 27,5bd RG e dall’art. 27,4bd RG – una sanzione calcolata sul 40% del massimale, con un incremento del 10% per ulteriori infrazioni.
Parallelamente, il tesserato Andrea Pinto è stato squalificato per cinque gare. Il provvedimento è stato emesso a seguito di un secondo fallo tecnico per offese al secondo arbitro e per l’utilizzo di espressioni blasfeme, con il quale il giocatore aveva rivolto insulti al primo arbitro. Invitato a lasciare il terreno di gioco, Pinto avrebbe tentato di aggredire il primo arbitro, intervento che è stato prontamente fermato dall’allenatore della squadra ospitante e dai compagni in panchina. Nonostante il tempestivo intervento, il giocatore è rientrato più volte sul campo, creando ulteriori disordini e provocando la tifoseria avversaria, situazione che ha costretto lo staff a intervenire per riaccompagnarlo negli spogliatoi.
Con queste dichiarazioni, Piero Parisi intende difendere l’onore della Nuova Sanvito Basket e del territorio, respingendo fermamente ogni accusa infondata di razzismo e offese e annunciando l’intenzione di adire le vie legali per tutelare la reputazione della società.
Di seguito il videomessaggio