venerdì, Maggio 3, 2024
San Vito dei Normanni

Conferenza con Mons. Nicola Bux

La tradizione plurisecolare, la norma liturgica, così come l’Esortazione Apostolica Sacramentum Caritatis ribadiscono l’importanza della Bellezza nel culto cattolico: ’“La bellezza non è un fattore decorativo dell’azione liturgica; ne è piuttosto elemento costitutivo, in quanto è attributo di Dio stesso e della sua rivelazione. Tutto ciò deve renderci consapevoli di quale attenzione si debba avere perché l’azione liturgica risplenda secondo la sua natura propria”: così si è espresso sul tema, ad esempio, Benedetto XVI, specificando altresì quanto siano importanti il rispetto e la cura dei paramenti, degli arredi, dei vasi sacri, di ogni pur piccolo dettaglio al fine di esprimere la Bellezza nel Culto a Dio.



Eppure, troppo spesso si assiste ad un vero e proprio imbruttimento, con 
messe trasformate in show mondani, preti che sembrano dimenticare il proprio ruolo, strumenti tribali e chiasso al posto del silenzio, mentre gesti come quello dell’inginocchiarsi sono comportamenti sempre più rari.

Ma storpiare ed imbruttire la Liturgia, fino “al limite del sopportabile”, oltre che a costituire un abuso normativo, ha conseguenze gravissime sulla Fede, come è del resto oggi evidente, tra chiese vuote, assenza di formazione autenticamente cristiana, e degenerazioni gnostiche.

In questi anni, però, la reazione dei fedeli a tali abusi sembra aver dato vita ad una sorta di nuovo movimento liturgico sempre più dilagante e che spinge per il recupero della Bellezza della Tradizione. Di tutto ciò se ne parla venerdì 14 dicembre alle ore 18,45 presso la Chiesa di San Michele Arcangelo a San Vito dei Normanni con Mons. Nicola Bux, Consultore pontificio, teologo e liturgista di fama internazionale.


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