lunedì, Aprile 29, 2024
San Vito dei Normanni

L’opposizione: Amministrazione Errico sorda e lontana dai problemi dei cittadini

L’ Ammistrazione Errico come la regina Maria Antonietta? maestà ( con la distanza che si prende da chi è lontano dai problemi reali del paese) la gente si trova a pagare tasse più care ( la Tari è infatti aumentata come già previsto e lamentato dalle opposizioni), molte strade sono impraticabili, i lavori già esecutivi del progetto di Rigenerazione urbana sono fermi, languono, subiscono ritardi e fanno del paese un cantiere brutto e disagiato!
Le proposte di spesa presentate per ottenere i fondi del Pnrr sono fantasmagoriche e inopportune come un nuovo polo sportivo accanto a quelli già esistenti e invece i bisogni dei cittadini in difficoltà non contano granché!

Perché non resti al corso? Così si dice alle poche attività rimaste al centro e al corso senza considerare che un affitto caro deve valere almeno il giro d’ affari e il passaggio di avventori che serve a un commerciante per sopravvivere e senza mettere in atto un massiccio piano di incentivi e sostegno alle attività.
L’ annosa situazione del castello, poi, che preclude di fatto lo sviluppo del centro, complice l’amicizia del principe con gli amministratori, rende sempre più remota la possibilità di progettare e prevedere provvedimenti amministrativi che rendano reversibile il deserto del centro storico.
E anche il progetto a tutela della sicurezza dei cittadini con telecamere di sorveglianza che sei comuni della provincia hanno ottenuto, a San Vito non è stato autorizzato.



” Che mangino le brioche” rispondeva la regina, dall’alto della sua posizione privilegiata.
Che si lamentino pure, sembra rispondere la Giunta con la sua indifferenza.
Il tempo speso in cene, caffè e aperitivi di rappresentanza ( forse a ostentare una unità che non c’è) a fronte di stipendi che loro stessi si sono aumentati del 20 per cento, forse sarebbe utile da impiegare in giri per la città, in sopralluoghi e controlli, in presa d’ atto di file interminabili davanti agli uffici, in interpelli efficaci agli organi competenti in modo che l’ accumulo di cariche abbia una ricaduta sulla città e non sia inutile orpello nominale.
Un ripiegamento e una riflessione sui propri limiti forse sarebbe necessario, al giro di boa.

I Gruppi consiliari di minoranza


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