domenica, Aprile 28, 2024
Dalla Provincia

“Barocco Festival Leonardo Leo”: Bach e il Jazz insieme nel porto di Brindisi

Lo specchio d’acqua disseminato di luci riflesse del porto interno di Brindisi sarà il magico scenario di “Improvvisamente Bach. Commingling 4”, concerto in programma martedì 29 agosto alle ore 21 in zona Sciabiche, porta Thaon De Revel. L’appuntamento fa parte del “Barocco Festival Leonardo Leo”, la rassegna di musica antica dedicata al grande compositore di San Vito dei Normanni e alla scuola napoletana del Seicento e Settecento, organizzata dalla Città di San Vito dei Normanni con il Comune di Brindisi, il Ministero della Cultura e la Regione Puglia. Biglietti disponibili presso il luogo del concerto. Ticket euro 3 – Info T. 347 060 4118.

Lo scivolo di alaggio delle tipiche barche da pesca farà da speciale palcoscenico all’antica pratica delle commistioni in musica, dagli affetti barocchi al jazz. Protagonisti Raffaele Casarano, uno dei sassofonisti più in vista della scena jazz nazionale e internazionale, al pianoforte Mirko Signorile, un altro talento da esportazione del jazz made in Puglia, alla batteria Marcello Nisi, stile riconoscibile e sempre immerso in una profonda ricerca timbrica e ritmica. Condurrà la serata il giornalista Antonio Celeste.

Johann Sebastian Bach, considerato uno dei più grandi geni nella storia della musica, si presta a molte connessioni con il jazz sia dal punto di vista armonico sia melodico. La prima sta nelle cosiddette “variazioni”, tecnica attraverso la quale Bach componeva all’istante attorno a un tema preciso, così come facevano Miles Davis o Lester Young, e così come faranno i protagonisti del concerto sull’antica proda. Un altro elemento di connessione è dato dal “ritmo” che nei due stili compositivi, quello barocco e quello jazzistico, si muove in direzioni opposte pur assicurando costante e necessaria stabilità. Un ulteriore elemento è la “forma”, cui aspirano tutti gli improvvisatori che ricercano nel discorso musicale uno spazio – di logica e proporzione – nel quale possano muoversi liberamente, come del resto faceva Bach. Il concerto conduce l’ascoltatore in un viaggio sonoro tra i grandi pezzi classici, non solo quelli del grande genio di Eisenach, riletti con le nuove intenzioni dello speciale trio. 

Gli ormeggi delle barche da pesca faranno da speciale fondale al concerto rievocando le atmosfere figurate da Eugenio Montale nel poemetto “Mediterraneo”, la capacità del mare di rimanere sempre lo stesso pur mutando continuamente linee d’onda. Il porto vecchio della città presta lo scenario a un concerto nel quale la musica diventa simbolo di commistioni e contaminazioni di popoli e culture, civiltà ed espressioni artistiche. Buona parte del repertorio barocco è farcito di danze mutuate dalla strada o dalla campagna e diventate balli di corte e poi brani strumentali puri: del resto, anche le suites di Bach sono fatte di sarabande e gighe. La musica barocca, come la danza, è basata sul ritmo, sull’ornamentazione e sulla improvvisazione.

Ogni periodo ha avuto “avventurieri e visionari” in questa pratica: un cross-over di generi e modi, un incrocio di universi linguistici e culturali che finisce col somigliare a quella “coalizione di culture” di cui parlava Lévi-Strauss. La musica ha sempre vissuto di commistioni, alcuni autori riconducono l’universo musicale all’ascolto del presente, fatto di quella trasversalità che cancella generi e gerarchie, tra colto e popolare, tra gradi differenti di identità. Tutto dunque si sfuma, si contamina, si scontorna, si mischia, si fa più evanescente, forse più mobile. E diventa pulsante, presente, vivo e vitale. Johann Sebastian Bach si era appropriato dell’idea quando recuperava le linee popolari delle danze antiche per ripresentarle secondo il suo modello. Le commistioni, e dunque le contaminazioni, si sono rivelate sempre proficue in musica ma solo la storia, col suo inevitabile filtro a maglie strette, ce le consegna colme di arte o semplicemente le ricorda come puro esperimento. Una prerogativa della musica e della sua infinita bellezza, ovvero la capacità di parlare all’anima attraverso sfumature e colori che cambiano e si scambiano tra generi e interpretazioni.  



• Martedì 29 agosto ore 21.00 

Porto Vecchio zona Sciabiche • Brindisi 

Improvvisamente Bach. Commingling 4 


Raffaele Casarano sax alto e soprano

featuring

Mirko Signorile pianoforte

Marcello Nisi batteria


Condividilo sui social